Maurizio Sarri, al termine della partita contro la Sampdoria, ha parlato nella consueta intervista del dopo gara. Ecco le sue dichiarazioni ai microfoni di Premium Sport: “Sciarpa? Promessa fatta alle Iene e l’ho mantenuta. Higuaìn lo vogliono tutti, sta diventando quello che ho sempre pensato potesse diventare: il miglior attaccante al mondo. Ha più potenzialità di tanti altri. Ho visto un Napoli voglioso di fare risultato. Abbiamo avuto tantissime palle gol, ma abbiamo concesso anche troppo ad una squadra come la Sampdoria che ha tanta qualità. Bisogna lavorarci e migliorare, ma abbiamo macinato gioco per tutta la partita. Vittoria meritata“.
SCUDETTO. Inutile girarci intorno, questa squadra lotta per lo scudetto insieme alla Juventus. Sarri, ovviamente, non si sbilancia: “Inutile guardare la classifica, c’è una vita da giocare. Siamo contenti di quello che stiamo facendo, ma vogliamo continuare così. A fine primo tempo ci siamo abbassati un po’, abbiamo sprecato energie. La sensazione di avere la partita in mano ci ha fatto commettere l’errore di essere meno concentrati e più leziosi“.
HAMSIK. Lo slovacco è tornato ad essere decisivo. Con la rete di oggi ha raggiunto Careca nella classifica all-time con 80 reti. Ma quello che impressiona Sarri è un’altra considerazione: “Non è per il fatto che ha ripreso a segnare, ma per il fatto che è diventato un centrocampista completo, totale, ormai a livello internazionale“.
SOCIETA’. Sarri ha così commentato quella che è la situazione societaria del Napoli, anche a livello di fatturato e di strutture: “Quando hai delle risorse economiche inferiori si passa attraverso l’organizzazione societaria e sviluppare la squadra attraverso il lavoro. L’organizzazione societaria è di buon livello ma ci sono ampi margini di miglioramento. Per le strutture si può ancora fare molto. Alla lunga i fatturati vengono fuori, ed è per questo che noi dobbiamo mantenere i piedi per terra“.
OBIETTIVI. Il Napoli puntava al ritorno in Champions, ma ora lo scudetto diventa un traguardo concreto. Ma Sarri non cambia i suoi obiettivi: “Non ne abbiamo neanche parlato. Restano invariati e anche la società per come si sta muovendo con giovani di prospettivi non sembra avere intenzione di cambiare programmi“.
RIGORE. Né Hamsik, né Higuaìn. Stavolta ha tirato Insigne. Perché? Sarri spiega così: “Prima della partita abbiamo deciso che il primo era Higuaìn, l’alternativa Insigne. Si sono messi d’accordo loro in campo ed è andata benissimo così. Si vede che Gonzalo non se la sentiva“.
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