Equilibrio. La parola chiave della sfida tra Sampdoria e Napoli è ad ogni modo questa. Gli azzurri ne hanno bisogno dopo quanto accaduto in Coppa Italia. Non soltanto, infatti, è giunta la sconfitta che si è tramutata in eliminazione dalla competizione ma la querelle Sarri-Mancini ha indubbiamente scombussolato l’ambiente intorno alla squadra. Dal canto loro i blucerchiati continuano a navigare in acque agitate: da un lato tumultuose sconfitte e dall’altro promettenti vittorie. Non c’è sfida più interessante, allora, che quella tra i due condottieri della mediana, Eder e Jorginho, che il caso vuole siano figli della stessa terra: il Brasile.
STORIE INCROCIATE
Nato e cresciuto, calcisticamente, in casa Gremio (2001-2013), Fernando non ha tardato in patria di farsi apprezzare dall’esigente pubblico della piazza di Porto Alegre. Il suo valore, infatti, cresce esponenzialmente e la società neroblu riesce a farsi pagare 11 milioni dallo Shakhtar per il suo cartellino. L’avventura ucraina dura un biennio (2013-2015), ma sta decisamente stretta al giocatore anche a causa delle condizioni a tratti delicate del paese che in passato hanno inciso anche sullo svolgimento del campionato. Accetta Fernando di buon grado la possibilità, quindi, di giocare in Serie A quando la Sampdoria gli sottopone la scorsa estate un accordo quinquennale. Ottima la traiettoria fino ad oggi. Fernando è un tipo centrocampista incontrista, che ama affrontare l’avversario nell’uno contro uno, usando soprattutto il fisico. E’ un prezioso ruba-palloni dalla grande rapidità di giocata e discreto nel possesso della sfera. Un mastino del centrocampo, che molti hanno accostato al connazionale Dunga.
Decisamente più esile e “domabile” è, invece, Jorginho. Nato in Brasile ma vissuto in tutti i sensi in Italia, il centrocampista azzurro si forma nel vivaio del Verona con un rapido passaggio al Sassuolo. Il suo debutto nel calcio professionale avviene con la Sambonifacese, pero poi tornare al Verona nel 2011 e rimarvi fino al 2014. La coppia che forma con Iturbe dal centrocampo all’attacco strega la Serie A e lancia il Napoli in avanti nella trattativa con il club. La società di De Laurentiis sbaraglia la concorrenza e gli sottopone un contratto fino al 2018. Nonostante alcuni alti e bassi, Jorginho si è sempre distinto e quest’anno ha meritatamente guadagnato la maglia da titolare permanente. Tipico centrocampista totale, è colui il quale detta i tempi della manovra azzurra. Generalmente è schierato in un centrocampo a tre, ma non avrebbe problemi a ricoprire i diversi ruoli della mediana.
NUMERI
Cifre da capogiro per Jorginho in questo inizio di stagione: 18 presenze da titolari, di cui 15 dal 1′. Ancora nessuna rete segnata in campionato ma comportamento abbastanza corretto. Il brasiliano, infatti, ha rimediato solo 4 gialli, ahimè macchiati da un rosso. Diciannove partite da titolare e tutte dal primo minuto per l’avversario doriano, il quale si è tolto anche la soddisfazione del gol nel match contro il Carpi. Decisamente più “spumeggiante” del napoletano, Fernando ha già collezionato 8 ammonizioni. Buona fortuna.
di Sabrina Uccello (Twitter: @SabriUccello)