WHAT IF – L’Italia che non capisce, ma dibatte comunque

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In Italia, sponda calciofila, è accaduto qualcosa di sconcertante. Martedì scorso si è disputata una partita di calcio tra due top team nazionali, valida per il proseguo in Coppa. Un match definito quasi una rivincita, dal momento che in campo sono scese a darsi battaglia Napoli e Inter, con quest’ultima battuta proprio al ‘San Paolo’ alcuni mesi fa in campionato.

I nerazzurri non hanno Coppe europee cui pensare ma, con il primo posto ora un po’ più distante, la Coppa Italia può rappresentare la svolta di una stagione, quella ciliegina su una torta rappresentata dal ritorno in Champions League. Proprio per questo la vittoria sul Napoli può rappresentare in potenza la svolta di questo 2016 alquanto amaro per Mancini e i suoi. Un punto fermo e felice dal quale ripartire.

Avete notato come il fatto che l’Inter abbia vinto contro il Napoli lo abbia inserito di sfuggita nel paragrafo? Quasi fosse l’ultima cosa che conti al termine di una partita di calcio, il risultato. Ecco, questo è più o meno ciò che è accaduto nell’ultimo giorno e mezzo in Italia, sempre sponda calciofila.

Se si fosse parlato di calcio, di un gioco e null’altro, invece di inscenare maldestre conferenze improvvisate sull’impatto sociologico delle parole di chi si ritrova dinanzi a una telecamera, si sarebbe potuto magari sottolineare come la voglia di tenere lo spogliatoio unito, dando minutaggio sia a Mertens che Gabbiadini dal primo minuto, abbia penalizzato la squadra, con Manolo e Callejon riceventi in area di rigore, e Dries pronta a tirare in quasi ogni occasione.

Si sarebbe potuto parlare del centrocampo, che necessita in maniera forzata di un uomo di qualità in più in questo mercato Napoli. Quasi a voler mandare un messaggio al presidente De Laurentiis, la sorte ha voluto che, pochi minuti l’uscita di Allan dal campo per poter rifiatare, David Lopez si sia procurato una profonda ferita al viso, che lo ha costretto al cambio. Con Chalobah in Inghilterra per dolorose motivazioni personali, l’unica alternativa era Jorginho, o magari un repentino cambio di modulo, che avrebbe stravolto il gioco della squadra.

Probabilmente uno tra Insigne e Higuain sarebbe dovuto partire dal primo minuto, e sarebbe stato interessante ascoltare Sarri in merito, che si è limitato a un mea culpa in merito alla volontà di gestire la gara, erroneamente.

E per il resto del tempo? Ecco, è da lunedì notte che l’Italia calciofila non fa che sfornare video, foto e commenti ironici, perché quando il tema è importante come questo, saremmo tutti pronti a dare la vita pur di dire la nostra e far prevalere le nostre ragioni.

Luca Incoronato (Twitter: _@n3ssuno_)

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