Il Napoli è stato eliminato dalla Coppa Italia per mano dell’Inter. Ieri sera i nerazzurri si sono imposti per 2-0, firmato dalle reti di Stevan Jovetic prima e di Adem Ljajic nel finale. Proprio mentre quest’ultimo andava in gol e chiudeva la partita, in panchina Maurizio Sarri e Roberto Mancini sono andati vicinissimi alle mani, poi allontanati entrambi dal terreno di gioco dall’arbitro.
“Finocchio”, o qualcosa di simile: è questa l’offesa che Sarri ha rivolto a Mancini, come rivelato dall’allenatore dell’Inter nella consueta intervista post-partita. Non ci ha pensato su due volte l’ex Empoli a chiedere scusa in privato prima e in pubblico poi. Ma non è bastato.
Pioggia di critiche, insulti e quant’altro verso un uomo che ha sì sbagliato, ma in maniera del tutto ingenua e priva di cattiveria. E’ a Napoli da circa 6 mesi e ormai abbiamo imparato a conoscerlo: è così, vero, tutt’altro che politically correct, decisamente focoso, come testimonia un precedente ai tempi dell’Empoli.
Bombardato dai media, ora per Sarri diventa fondamentale il ruolo dei napoletani, che nelle ultime ore si sono schierati apertamente a favore del proprio allenatore, difendendone la buona fede e stigmatizzando la strumentalizzazione delle cose fatta da Mancini. Ne è nato un hashtag che sta prendendo piede e sta diventando una valanga: #iostoconsarri. Una levata di scudi imponente a difendere il Napoli e la situazione spiacevole che si è creata. Tifosi, allenatore e squadra come un tutt’uno. Fare quadrato per rispondere ai tentativi di destabilizzazione nel momento più delicato dell’anno. Si vince anche così.