LE PAPAGELLE di Napoli-Inter: brutta sconfitta, Mancini imbriglia Sarri. La difesa tiene, il centrocampo no

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Il Napoli incassa una batosta al San Paolo in una serata fredda e poco felice fin dall’inizio. Manca verve lì davanti, l’Inter addormenta la partita e colpisce di rimessa grazie a una magia di Jovetic. Bene la difesa, che di rado consente agli attaccanti avversari di entrare in area. Maluccio invece centrocampo e attacco, ben contenuti dalle alchimie di Mancini. E così si esce dalla Coppa Italia. C’è chi non ne farà un dramma, ma resta pur sempre una brutta sconfitta contro un’avversaria blasonata e un’uscita evitabile da una competizione che fa sempre piacere vincere.

REINA 6 – Sul missile di Jovetic è spiazzato neanche fosse un rigore, va però dato atto al montenegrino di aver pescato un gran bel jolly.

HYSAJ 6 – Buona la spinta sulla destra, ingaggia un duello molto interessante con Perisic che difficilmente riesce a saltarlo. Ci riesce nel finale quando era nell’altra metà campo, ma così è troppo facile.

CHIRICHES 6,5 – In area gli attaccanti è difficile che arrivino, anche grazie alla presenza del principesco rumeno, che sbaglia poco ed esce bene da situazioni ingarbugliate. Un titolare aggiunto.

KOULIBALY 6,5 – Un paio di chiusure delle sue, qualche sgroppata folle dall’altra parte del campo, una delle quali raccoglie l’ovazione del pubblico visto che arriva fino al fondo dopo un pregevole uno-due con Mertens. Ormai è uno degli idoli.

STRINIC 6 – Biabiany staziona larghissimo a destra e lo tiene un po’ in apprensione, il croato limita la spinta ma si disimpegna bene in copertura.

ALLAN 6 – I centrocampisti dell’Inter martellano, e non poco. Allan non si sottrae certo alla tenzone e combatte come sempre. Non eccelle, ma del resto stasera non eccelle nessuno. (Dal 57′ HAMSIK 5,5 – Entra bene in partita e si fa vedere spesso a ridosso degli attaccanti, poi però perde un pallone sanguinoso che Jovetic trasforma in oro. Un vero peccato).

VALDIFIORI 5,5 – Timido, qualche errore di troppo in disimpegno. A volte addirittura i compagni tendono a scavalcarlo senza consegnargli il pallone fra i piedi come invece fanno con Jorginho. C’è ancora un gap di personalità fra i due, e si vede.

DAVID LOPEZ 5,5 – Prima da vice Hamsik, dove i limiti li fa vedere tutti. Poi da vice Allan, ruolo nel quale non ha neanche il tempo di calarsi. Una botta e deve uscire dal campo, con conseguente ingresso di Jorginho, tutt’altro ruolo. Del resto la coperta è corta… (Dal 65′ JORGINHO 6 – Entra nell’insolito ruolo di mezzala e si cala bene nella parte, con impegno e cattiveria agonistica. Quest’anno si sta confermando un centrocampista tuttofare preziosissimo).

CALLEJON 6 – E’ quello che più arriva vicino al gol ma trova di fronte il solito miracoloso Handanovic. Ci prova, ormai il freno è tolto e può tornare a gonfiare la rete come prima, più di prima.

GABBIADINI 5,5 – Servito molto poco, non riesce a ritagliarsi lo spazio che vorrebbe lì davanti e fatica un po’. Si batte ma non riesce mai a trovare il guizzo giusto, poi si incaponisce in azioni personali che non portano a nulla di buono. (Dal 70′ HIGUAIN 6 – Entra in campo incazzatissimo, vuole spaccare il mondo tanto da beccare quasi subito anche un cartellino giallo per proteste. Ci prova nel finale con un gran tiro ma trova il miracolo di Handanovic. Purtroppo è serata-no, neanche il Pipita famelico riesce a riprendere lo svantaggio).

MERTENS 5 – Qualche intuizione brillante ma anche qualche errore di troppo. Non incide come saprebbe, chiuso bene nella morsa degli arcigni interisti. Chiude ingloriosamente con quel tuffo in area che gli vale la seconda ammonizione e chiude di fatto il match. Serataccia.

ALL. SARRI 5,5 – L’Inter è una squadra non semplice da affrontare, imbriglia gli azzurri a metà campo e addormenta il match fino al colpo letale. Il Napoli incassa il colpo e non riesce a reagire, complice anche la formazione rimaneggiata. Più che altro deve essere una lezione per il campionato: la sensazione è che se a fine novembre Higuain non avesse segnato subito sarebbe stata una gara molto più ostica anche quella lì. Brutto il finale con la mini-rissa con Mancini.

di Antonio Papa

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