a cura di Claudio Cafarelli Follow @claudioc7
Fondamentale, intoccabile e ora anche decisivo nei momenti complicati. Josè Maria Callejon interrompe il digiuno in campionato nel momento più importante della stagione agguantando il pari contro il Sassuolo che ha cancellato il rigore a freddo realizzato da Falcinelli. Un gol, quello dell’esterno, che si è trasformato in energia positiva per l’ambiente e per la squadra e che ha garantito la carica agonistica cruciale per la rimonta. Il San Paolo torna a gridare il suo nome dopo nove mesi, un gol lungo un parto. Sono 26 le giornate senza gol in serie A, l’ultima realizzazione è datata 19 aprile contro il Cagliari mentre in casa non segnava dal 12 aprile nella vittoria contro la Fiorentina. Il gol però è solo un quid, un dolce gustoso di una cena indimenticabile, perché Callejon è tutto e di più, una forza della natura, ma soprattutto l’elemento imprescindibile ed insostituibile per il 4-3-3 di Maurizio Sarri.
Esterno di velocità, seconda punta a sostegno di quella macchina da gol chiamata Gonzalo Higuain, motorino instancabile a caccia del pallone, Callejon anche contro il Sassuolo è stato in grado di assistere, segnare e recuperare palloni preziosi, non un caso visto il primato tra gli attaccanti con il maggior numero di palloni strappati agli avversari nelle ultime tre stagioni del nostro campionato. Se nelle prime due annate l’ex Real Madrid aveva mostrato tutte le sue doti da cecchino che avevano stregato anche José Mourinho, quest’anno è il giusto completamento di un impianto offensivo che ha permesso finora al Pipita Higuain di realizzare 20 gol in 20 partite.
Una squadra è come un’orchestra, come ripetuto in questi giorni dai maestri Dan Peterson ed Arrigo Sacchi, dove ogni giocatore deve suonare bene per garantire il successo e José Maria Callejon è il solista necessario per far girare a mille l’impianto di gioco organizzato dal maestro Sarri. La catena di sinistra Ghoulam-Hamsik-Insigne ha mostrato anche ieri di poter fare la differenza con dialoghi in spazi stretti e capacità di saltare l’uomo, a destra Callejon lavora alacremente con Hysaj e Allan per garantire l’equilibrio necessario, con intelligenza tattica sopraffina e disegnando tagli devastanti al centro in grado di mettere in imbarazzo tutte le difese finora affrontate. Sacrificato quest’anno per il bene della squadra e con un raggio d’azione offensiva più ridotto, è però sempre pronto ad incidere quando necessario, a dimostrarlo i numeri della campagna europea. In Europa League lo spagnolo occupa la scena da protagonista assoluto con cinque gol e tre assist che hanno garantito in scioltezza il superamento della fase a gironi.
Ma Napoli aspettava il suo uomo di fiducia anche in campionato e così Callejon, dopo un girone d’attesa, è arrivato puntuale per stanare la preda e continuare a sognare.