“Se in futuro non vince il Pallone d’Oro è una testa di c***o“. Maurizio Sarri ha sempre creduto in Gonzalo Higuain. Quando a inizio dicembre il tecnico partenopeo pronunciava queste parole in pochi ritenevano stesse dicendo sul serio. Ma i dati gli danno ragione: oggi Higuain è indubbiamente tra i migliori attaccanti del mondo, con le sue 22 reti in 24 gare stagionali. Ed è in piena lotta per la vittoria della ‘Scarpa d’Oro’. Il Pipita è letteralmente rinato, come da lui stesso sottolineato, grazie alla cura Sarri. Gli serviva solo un po’ di autostima e un gioco di squadra migliore per mettere in mostra tutto il suo talento.
In 20 gare di campionato ha messo in rete 20 palloni: uno a partita. Una tassa. La più odiata dagli avversari, peggio di Imu e Tasi per gli italiani. In mezzo campionato ha già fatto più gol rispetto a quello precedente, quando si fermò a quota 18. Icardi e Toni, che vinsero la classifica dei bomber, si fermarono a quota 22, poco più di quanto ha fatto Higuain fino ad ora, quando siamo a metà gennaio e restano altri 4 mesi da giocare. Il Pipita è idolo indiscusso dei napoletani, che con un argentino in attacco e il primo posto in classifica stanno vivendo un déjà vu. Uno dei più dolci che si possano vivere.
di Mario D’Amiano
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