Trasferta ricca di emozioni quella vissuta al Matusa.
Trasferta di incontri, sorrisi e gioie condivise,
Marekiaro festeggia di nuovo e lo fa con un gol strepitoso.
Una cavalcata solitaria dal centrocampo, direzione porta, senza guardarsi intorno.
Questo è il Marek Hamsik che amiamo.
Grinta e caparbietà e la rete si gonfia.
Che gol dal piede dello slovacco ed arresto cardiaco nell’osservare la scena successiva.
Mano sul cuore, su quella maglia che rappresenta una terra meravigliosa ed è da li che parte questa magia.
Magia che continua, dai piedi del Pipita.
Dribbla, scarta e dribbla ancora.
Mette a sedere Zappino e a tacere le malelingue “Sono davvero felice per la vittoria. Per fortuna siamo in un buon momento, ma dobbiamo continuare a lavorare e a migliorare, a questa squadra manca ancora tanto. Non conosco nessuna squadra che ha vinto lo scudetto a gennaio. Il mio gol più bello? Tutti i gol sono importanti quando si vince. L’avversario più pericoloso? Noi pensiamo soltanto a noi”
Siamo felici anche noi.
Campioni d’inverno non sarà un trofeo, ma è di sicuro un traguardo.
Una crescita che merita di essere sottolineata.
Il gioco di Mister Sarri è un calcio semplice ed intelligente.
Ruotano i calciatori come lancette perfette di un orologio.
Ancora come perno, uno strabiliante Jorginho.
Ancora il meccanismo perfetto di Allan
Ancora, il sacrificio ed i polmoni di Callejon.
Callejon che non segna per un motivo semplice-semplice.
Presente in difesa, scattante in attacco.
E per Gabbiadini, scriverei fiumi di parole.
Un campione indiscusso, un gioco sublime ed un sinistro che incanta.
Da fermo, manovra il pallone come se fosse un burattino.
Che campione, siede sulla panchina azzurra.
Non deve essere semplice, combattere per un posto da titolare, se quel posto è riservato a Gonzalo Higuaìn.
Si vince, soprattutto perchè si hanno le possibilità di cambiare.
Mertens – Insigne, Higuaìn-Gabbiadini, Hamsik e ?
Necessita di un innesto il centrocampo, così come la difesa.
Ma ne riparliamo a fine calciomercato.
E nell’abbraccio del campione al suo maestro, possiamo chiudere con un sorriso il girone d’andata.
E per chi continuasse a criticarlo, il mio Capitano è andato a segno di nuovo.
Un altro tassello, per un nuovo traguardo.
Merito di Mister Sarri, quest’armonia che regala al calcio il suo significato primordiale.
Si gioca inseguendo un pallone per tornare bambini, per imparare a divertirsi facendo ciò che si ama.
Si calcia per soddisfare se stessi, per sentire i tifosi urlare il proprio nome.
Si gioca e si vince, se lo si fa con passione.
Ed anche se non abbiamo vinto niente, CAMPIONI D’INVERNO, ve lo voglio ricordare.
di Anna Ciccarelli
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I commenti migliori della settimana saranno pubblicati nell’articolo che uscirà la settimana successiva. Perché noi donne passiamo con disinvoltura dal tacco 12 ai 12 tacchetti… voi uomini sapreste fare il contrario?