LE PAPAGELLE di Napoli-Torino: Lorenzo insegna, lì dietro è una muraglia. Ma in mezzo al campo manca qualcosa

papagelle

Tre punti fondamentali in una giornata in cui le big hanno vinto (quasi) tutte. Ma soprattutto tre punti ottenuti “alla Napoli”, con una prestazione sicura e quasi mai in discussione, un vantaggio gestito senza grossi patemi nonostante lo scarto esiguo. Insigne incanta, Hamsik festeggia la ricorrenza speciale (300 in A, 299 col Napoli) con il bel gol della vittoria. Dietro continua inarrestabile la crescita di Hysaj e Koulibaly e buone notizie arrivano anche da Valdifiori, finalmente all’altezza della situazione. L’unica nota stonata è David Lopez, un corpo estraneo a una squadra che invece si muove all’unisono e schiaccia gli avversari per lunghi momenti del match. Ora la palla passi a Giuntoli e De Laurentiis: una squadra così merita di essere completata, è un’occasione da non perdere.

REINA 6,5 – Il rigore l’aveva praticamente preso, gli scappa per un soffio. E’ l’unica minuscola sbavatura in una partita vissuta come sempre con pathos a mille, ad incitare i compagni che dal canto loro lo proteggono come se fosse di cristallo. Un tifoso portiere, più che un portiere tifoso.

HYSAJ 7 – Quanto è bravo questo ragazzo del ’94 (ricordiamolo, ha solo 21 anni) che chiude tutti gli spazi agli avversari e in avanti è sempre più sicuro, più preciso, più puntuale. Comprandolo a due soldi e credendoci da subito il Napoli ha fatto un affare d’oro. Segnatevelo sul taccuino.

ALBIOL 6,5 – Ormai non è più una notizia la ritrovata sicurezza dello spagnolo, che tiene bene in marcatura e risponde sempre presente sulle chiusure. Una garanzia.

KOULIBALY 6,5 – Il solito muro invalicabile, con interventi che sfidano le capacità dell’essere umano. Qualche amnesia c’è ma vi sopperisce sempre con tecnica e fisico. E la domanda nasce spontanea e si ripropone più dei peperoni di sera: se Maksimovic (che è pure infortunato, ndr) vale 20 milioni, quanto vale Kalidou?

GHOULAM 6,5 – L’ingenuità in occasione del rigore è bella grossa, la nota stonata di una partita in cui si propone benissimo in appoggio ad Insigne e regala anche un paio di ottime chiusure in diagonale. Crocifiggerlo per il singolo episodio sarebbe ingeneroso.

DAVID LOPEZ 5 – Ok, il confronto con Allan è impietoso, ma purtroppo neppure senza l’ombra del brasiliano la situazione  migliora granché. Lento, impacciato, spaesato sebbene in mezzo al campo il Napoli domini per larghi tratti. Ha dimostrato di soffrire molto la mediana a tre, quest’anno alla meglio non è mai andato oltre il compitino, stasera neppure quello: non ne imbrocca una. Messaggio forte e chiaro per Sarri, ma soprattutto per Giuntoli. (Dal 73′ ALLAN sv)

VALDIFIORI 6,5 – Una risposta importante arriva invece dal regista romagnolo, che in assenza di Jorginho sfodera una prestazione sicura, sopra le righe. Cederlo sarebbe un errore, la crescita è costante ed evidente, è forse uno dei pochi ruoli in cui il Napoli ha due uomini che possono giocarsela quasi alla pari.

HAMSIK 7 – Sempre nel vivo del gioco, che spesso si sviluppa proprio sul centro-sinistra, dove Marek giostra con lucidità e padronanza. Mette il sigillo con un gran bel diagonale sul primo palo per il 2-1 azzurro, ciliegina su una torta di ben 300 kg, come le sue presenze in A. Gran bel modo di festeggiare i traguardi. (Dall’87’ CHALOBAH sv)

CALLEJON 6,5 – Niente da fare, in campionato proprio non vuole entrare. Ha l’occasione giusta ad inizio match, a tu per tu con Padelli, ma il portiere granata si salva con un miracolo. La sponda per Insigne, il solito lavoro sporco, l’appoggio ad Higuain. Missione compiuta.

HIGUAIN 6 – Non è il Pipita famelico che ha sbranato la fine del 2015, ma svolge comunque un lavoro importante a livello tattico, tenendo sempre sul chi va là un paio di uomini della difesa. Poi gli manca il gol e ciao al filotto di reti casalingo, ma magari un occhio possiamo anche chiuderlo. Che ne dite?

INSIGNE 7,5 – Il 2016 inizia sotto il segno dell’oro locale. Il primo gol dell’anno è il climax di un’azione corale strepitosa coronata dal #24. Sponda di Callejon, Lorenzo non ci pensa su due volte: L1-quadrato, una parabola perfetta che beffa un inerme Padelli. Altro colpo di genio quando imbecca Hamsik con un filtrante da urlo, mettendolo solo davanti al portiere. E c’è chi gli preferisce El Shaarawy… (Dal 67′ MERTENS 6 – Come sempre entra in campo che vorrebbe spaccare il mondo, stavolta ci riesce in parte. Sbaglia qualche appoggio, prova conclusioni velleitarie ma comunque il suo lo fa, senza demeritare).

ALL. SARRI 7 – L’approccio alla gara, la gestione della palla, la gestione del vantaggio ma anche la capacità di riprenderla subito dopo l’episodio del rigore. Ma soprattutto la trama di gioco, semplice ed essenziale ma mai così efficace. Il Napoli è bello, bello davvero, e in un quarto d’ora spara i tiri in porta che l’Inter totalizza in una partita intera. Perché vincere è importante, ma farlo così ha tutto un altro sapore.

Gestione cookie