Sarri in conferenza: “Il Torino ha talento, è difficile gestire una sosta così. Non ho mai chiesto giocatori sul mercato”

 

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a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)

CASTEL VOLTURNO – Il 2015 magnifico di Maurizio Sarri è ormai alle spalle, un anno in cui ha fatto prima bene e poi benissimo, a cavallo tra Empoli e Napoli. Oggi, al rientro dalle vacanze, il tecnico azzurro è concentrato sulla sfida di domani sera al Torino, uno di quei match post-sosta che possono sempre creare problemi.

PERICOLO GRANATA – Il nuovo anno azzurro si aprirà con l’arrivo di Ventura è Quagliarella, due ex col dente avvelenato. “Sono una squadra con tanti valori e tanta qualità. Lo hanno dimostrato sempre negli ultimi anni, in Italia o in Europa”. Sarà un Toro che giocherà a viso aperto, dunque? “Sono abili, ma difendono anche perfettamente. Non vorrei ritrovarmi in quei classici match post-sosta bloccati in cui abbiamo bisogno di un’ora per prendere in mano il ritmo; per questo chiederò ai ragazzi di partire forte sin dal primo minuto”.
Ma che Napoli dobbiamo aspettarci dopo una sosta lunga e che ha visto fermi gli azzurri? “A me la sosta non piace, nessuno sport professionistico si per a per così tanto tempo. Il calendario è sbagliato, non possiamo neanche lavorare bene nel tempo a disposizione. Bisognerebbe giocare per dare alla gente lo spettacolo anche durante le feste. I ragazzi sono da valutare fisicamente, ma ho visto la giusta intensità mentale negli allenamenti”.

SI APRE IL MERCATO – Sarri prova a depistarci, ma sa benissimo che a gennaio è il mercato, oltre al campo, a farla da padrone. Il Napoli sarà protagonista della finestra di mercato che si apre oggi? “Io ci penso poco al mercato. Mi fa ridere leggere ‘L’ha chiesto Sarri, l’ha voluto Sarri’, io non ho chiesto niente è fatto nessun nome. Ho parlato alla società solo di caratteristiche, mai di nomi”. Gli azzurri sono comunque al lavoro con Giuntoli e De Laurentiis pronti ad investire su almeno un paio di calciatori che diano una mano alla squadra nella seconda parte dell’anno. “Io parlo costantemente con Giuntoli, il direttore sa come la penso e lavorerà seguendo i dettami della società. Ma preferisco sempre pensare al campo”.

UN 2016 DA SCOPRIRE – Il Napoli potrebbe chiudere questa prima parte dell’anno da primo in classifica, ma per Sarri il titolo di campioni d’inverno non cambierebbe più di tanto le cose. “Essere campioni in inverno conta poco. I ragazzi non devono farsi abbagliare dalla classifica ora, ma pensare alla prestazione; solo giocando bene possiamo guadagnare risultati utili”.
Chiuso un anno, dunque, se ne fa un altro, un 2016 a cui Sarri chiede? “Di continuare a divertirmi e a fare questo lavoro come ho fatto fino ad oggi, e sono già fortunato così. Non credo di dover chiedere molto per la squadra, dobbiamo solo migliorare gli aspetti meno positivi; ma abbiamo vinto 17 delle ultime 21 partite, quindi spero di proseguire così anche nei prossimi tre mesi”.
Non è mancato un pensiero sul recente esonero di Benitez dalla panchina del Real Madrid: “Mi spiace per Rafa. Non so quanto la scelta di Zidane possa essere giusta, questo lo dimostreranno il campo ed il tempo”.

 

 

 

 

 

 

 

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