Con la serie A in paura, José Callejon si rilassa come i suoi compagni, commentando così la prima parte di stagione del Napoli: “Abbiamo chiuso bene il 2015, ma viviamo il momento. – ha dichiarato al ‘Corriere dello Sport’ – Con la vittoria di Bergamo abbiamo regalato una grande gioia ai tifosi. La gente si diverte con il nostro calcio, e anche noi”.
INIZIO – “Era una tappa necessaria. Il gruppo doveva conoscersi, iniziando a capire cosa chiedesse Sarri. Poi una volta ingranata la marcia…”.
DUE VITE – “Sono tranquillissimo. Semplicemente in campionato non arriva il gol, anche quando sembra così vicino come a Bologna. Ci saranno momenti migliori, magari in un’azione sporca. In Europa e Coppa invece entro e segno. E’ capitato contro il Verona e contro il Legia Varsavia. Anche questi gol valgono, e sono già al 50% di quelli della passata stagione”.
QUATTRO MESI – “Sono stati più che positivi, come dimostra la classifica, ma è importante il gioco. Questo ha fatto di noi una squadra apprezzata, ed è qualcosa che sentiamo. In Europa ad esempio abbiamo ottenuto sei vittorie su sei, per un girone da ricordare”.
RITORNO – “Avremo tanti impegni, arrivando di slancio fino al Villarreal. I sedicesimi di Europa League sono un assoluto richiamo. Questo tipo di sfide non hanno favoriti. Sono molto bravi avanti, e soprattutto organizzati, come hanno dimostrato contro il Real. Noi ci arriviamo sull’onda delle gare del girone, nelle quali siamo stati quasi perfetti. Ora però è un’altra storia. Si riparte da zero”.
INTER – “Ha il vantaggio di non giocare le Coppe, anche mentalmente. Si sono rinforzati sul mercato, spendendo tanto, e hanno in rosa giocatori di livello assoluto. La sconfitta contro la Lazio è solo un incidente di percorso”.
FIORENTINA – “Come l’anno scorso, gioca un gran calcio. Al San Paolo è l’avversario che ci ha creato più problemi”.
JUVENTUS – “Mai sospettato potesse sparire dall’alta classifica. Ha in rosa uomini abituati a vincere. Sapevamo sarebbe tornata”.
ROMA – “Le ultime settimane non sono state tranquille. Basta leggere però la rosa per capire che può riprendersi”.
NAPOLI – “Conosciamo la nostra forza. Questo aiuta l’autostima. Possiamo giocarcela contro chiunque e poi abbiamo il ‘Pipita’”.
EUROPEO – “E’ difficile convincere il ct, dai i talenti in Spagna. Ci provo a guadagnarmi la convocazione con le mie prestazioni a Napoli, chissà”.
BELGIO – “Sono molto affiatati e giocano bene. Ci può stare che vincano, ma un Europeo ha altre variabili e sono imprevedibili. Sarà importante arrivarci bene, non troppo affaticati”.
BENITEZ – “A Madrid è difficile per chiunque. Dopo ogni gara si inizia a vivere quella successiva. La sete di vittoria non si placa mai. Stimo il mister e ci sentiamo spesso”.
REGALI – “Punto a tutto, senza distinzioni, ma se devo proprio scegliere, dico lo scudetto. Tutti sembrano considerarlo il traguardo
più importante, e forse lo è. E poi manca al Napoli da più di vent’anni. Abbiamo costruito un gruppo attraverso un progetto. Dobbiamo vincere perché è l’ambizione di una città e di sei milioni di tifosi, e poi vogliamo fare la storia”.
NAPOLI – “Mi sento molto napoletano. Mi sono integrato in città, dove sento affetto. Ho tanti amici e ho imparato un po’ di dialetto, ma è meglio non scrivere quali parole”.
HIGUAIN-REINA – “Il ‘Pipita’ è il più forte. La presenza di Reina invece si sente in campo e fuori. Sa essere diretto e anche duro. E’
una grande personalità”.
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