Si è conclusa nel migliore dei modi la prima parte dell’attuale stagione per il Napoli tutto e per Marek Hamsik in particolare. Spesso lo scorso anno lo slovacco è stato accusato di non essere in grado di rispondere alla responsabilità di indossare la fascia di capitano, nonostante i diversi gol messi a segno. Quest’anno le reti sono di meno, ma la personalità è sicuramente più matura nonché migliore il suo apporto durante le partite. Ne ha parlato in prima persona nel corso di un’intervista rilasciata a La Repubblica: “Sono più nel vivo del gioco e sto dando un maggiore contributo in fase d’impostazione. Sono ad un passo dalle 300 presenze in serie A, è un traguardo importante: me ne mancano due e ci tengo molto”.
AMBIZIONI – Sulle possibilità che ha il Napoli di scalare la vetta del campionato dice: “Abbiamo la squadra giusta per far sognare i tifosi. Le prestazioni sono state sempre di ottimo livello: ricordo le vittorie contro Lazio, Fiorentina, Milan, Juventus e Inter. Noi abbiamo le carte in regola per lottare fino al termine del campionato. Siamo stati nuovamente primi dopo 25 anni di assenza, ora abbiamo chiuso l’anno al secondo posto. Dobbiamo soltanto continuare così”.
RIGORE – E’ stato lo stesso Hamsik a fallire dal dischetto l’occasione di chiudere con quattro reti segnate la sfida contro l’Atalanta: “Mi è dispiaciuto molto di aver sbagliato il rigore nell’ultima gara, ci tenevo molto a segnare. I miei amici mi hanno stuzzicato. Non mi demoralizzo, chi calcia i penalty, sa bene che può anche andare male. Lo considero uno stimolo a migliorare: devo perfezionarmi e sicuramente ci riuscirò”.
