a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
Ultimo appuntamento dell’anno per il Napoli di Maurizio Sarri, che saluterà il 2015 direttamente da Bergamo, casa dell’Atalanta, sfida importante per gli azzurri che sono ancora alla ricerca di un posto al sole in vetta alla classifica della Serie A. Il tecnico azzurro ha così presentato la sfida contro i nerazzurri degli ex Reja e Denis.
CALORE BERGAMASCO – Gli azzurri già conoscono i problemi logistici che può arrecare la trasferta in terra bergamasca, un ostacolo più importante del valore della stessa squadra. “Alcuni di noi ci hanno giù giocato, sanno bene quanto calore possa dare ai propri beniamini quello stadio. La gara di domani sarà indicativa per capire se riusciamo a tenere alta la concentrazione e tenere alta la guardia”. Sarà il primo appuntamento esterno per il Napoli dopo la debacle di Bologna, di due settimane fa. “Ma non capisco perché pensare sempre a Bologna. Nelle ultime nove gare ne abbiamo vinte sette. Sappiamo che sarà una gara complicata, ma daremo il massimo per fare meglio di quanto fatto a Bologna”.
MIGLIORARE SI PUO’? – È un Napoli che può ancora migliorare secondo Sarri? “Difficile migliorare i nostri numeri, dovremmo vincerle praticamente tutte. È chiaro che se dovessimo migliorare ancora saremmo davvero tanta roba, ma sarebbe già importante tenere questo livello. Le squadre che viaggiano così per qualche mese sono tante, per 6 mesi sono poche, per 10 mesi sono le solite”.
Gli azzurri dovranno però ritrovare quella compattezza che non è valsa la vittoria negli ultimi due turni, quell’equilibrio che solo la migliore squadra possibile può trovare. “Manderemo in campo i più in forma. Con Callejòn abbiamo trovato un buon equilibrio, è chiaro che giocatori come Mertens e Insigne hanno caratteristiche diverse dallo spagnolo, ma la squadra gira bene così. In alcune occasioni si può rischiare Gabbiadini in quella posizione di esterno destro alto, ma serve una squadra avversaria che riparta poco”.
MERCATO AD UN PASSO – Gennaio è ormai dietro l’angolo e anche il Napoli è vigile per capire quanto e se intervenire in inverno. “Non ho ancora parlato con il presidente, ho avuto dei colloqui col direttore ma non siamo andati a fondo perchè la testa deve restare su queste partite. Ci sono allenatori bravissimi a farsi acquistare giocatori, io no. Il mio lavoro è far migliorare i giocatori a mia disposizione, ritengo che il mio lavoro sia questo, altrimenti avrei fatto il direttore sportivo. Se il presidente mi dice che è cambiato qualcosa nella politica societaria andrà bene, ma se continueremo a ragionare come luglio, dicendoci che era un anno zero e vedremo dove riusciremo ad arrivare, andrà bene lo stesso”. Nel frattempo, però, chi già veste la maglia azzurra ha voglia di vincere qualcosa di importante. “È positivo che Reina e Higuain sognino di vincere qualcosa di importante, il sogno è la benzina che ci fa correre e arrivare fino alla fine. Le candidate alla vittoria finale restano però Juventus e Inter: i bianconeri hanno un gruppo consolidato da anni, mentre i nerazzurri hanno investito cifre importanti sul mercato”.