Finisce con un pareggio frutto della politica sparagnina della Roma, attenta ai limiti del maniacale in fase difensiva ma sterile in avanti. Il Napoli trova davanti a sé un muro, Higuain e compagni difficilmente riescono ad arrivare davanti a Szczesny e quando ci riescono trovano il polacco in serata di grazia. Bene i terzini, soprattutto Hysaj sempre più sicuro dei suoi mezzi, straripante Koulibaly, ottimo anche Jorginho. ‘Peccato per un paio di occasioni fallite da Hamsik: ai famosi ‘punti’ pugilistici gli azzurri avrebbero meritato qualcosina di più.
REINA 6,5 – La Roma attacca molto poco e non lo impegna granché, lui da dietro fa sentire i suoi urlacci ed esce bene quando chiamato in causa.
HYSAJ 7 – Di fronte aveva lo spauracchio-Salah, eppure il giovane Elseid non batte ciglio e sfodera una prestazione maiuscola, sia in chiusura che in ripartenza. Va spesso sul fondo, trova anche qualche buon cross che però i compagni non sfruttano a dovere. Una sorpresa sempre più piacevole.
ALBIOL 6 – Qualche sbavatura, tipo una palla regalata a metà campo che poteva costare molto cara. Il resto è ordinaria amministrazione, chiusure in sicurezza e senza patemi.
KOULIBALY 7 – Evidentemente la Roma fa un effetto viagra a KK, che anche lo scorso anno era stato abbondantemente il migliore in campo. Serra ogni minimo spiraglio, chiude in qualsiasi modo possibile, a volte esagera anche in irruenza, regalando qualche fallo evitabile.
GHOULAM 6,5 – Si fa vedere spesso in appoggio ad Insigne, affonda il colpo e serve un paio di cross molto pericolosi. Concentrato ed efficace anche in ripiegamento.
ALLAN 6,5 – Di fronte ha uno dei calciatori dai compiti più simili ai suoi in Italia, Nainggolan, e con lui ingaggia un duello rusticano, senza esclusione di colpi.
JORGINHO 7 – Lucido e sicuro nell’impostazione, col passare del tempo sta iniziando ad acquisire più cattiveria nei contrasti e nelle chiusure. Un centrocampista completo, un regista sopraffino che all’occorrenza si mette a fare anche l’operatore. Che bel giocatore.
HAMSIK 6,5 – Ha sulla coscienza quelle che sono forse le palle-gol più nitide della serata- Un diagonale a tu per tu con Szczesny, strozzato e di poco a lato; nel finale invece è bravo il portiere polacco a dirgli di no. E’ sempre nel vivo del gioco, smista bene il pallone ma è raro che lo si veda strafare. In partite così serve osare un pizzico in più.
CALLEJON 5,5 – La pressione su Digne è relativa, anche perché alle spalle trova un Hysaj in serata di grazia che appoggia e si sovrappone bene. Il lavoro sporco è sempre quello che è, ma ad un certo punto del match serviva una spinta ulteriore: ecco il perché dell’innesto di Mertens, ‘sacrificando’ per una volta proprio lo spagnolo. (Dal 67′ MERTENS 6 – Entra in campo con tanta voglia, forse troppa. Prende un cartellino prima di subito, poi rischia il rosso in un altro paio di occasioni. Resta comunque un innesto vivace e utile per per sparigliare un po’ le carte).
HIGUAIN 5,5 – Marcato bene, anzi marcato molto, nel senso che su di lui ci sono sempre almeno due uomini. Si arrabbia molto anche con i compagni, si isola dal match per larghi tratti, non trova lo spunto decisivo nella giungla di gambe giallorosse.
INSIGNE 5,5 – Qualche spunto interessante soprattutto nel primo tempo, con qualche protagonismo di troppo e scelte discutibili in fase di rifinitura. Si fa vedere molto, crea tanto gioco pericoloso, peccato per la poca concretezza in fase conclusiva. (Dall’88’ EL KADDOURI sv)
ALL. SARRI 6 – E’ un Napoli quadrato e solido che però soffre molto le barricate alzate dalla Roma. Non concede nulla agli avversari ma fatica ad affondare il colpo, nonostante la condivisibile scelta di Mertens per Callejon, arrivata al momento giusto. Un pareggio che poteva, probabilmente doveva essere una vittoria, ma la Roma non è certo l’ultimo dei Bologna.