a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
“Se bastasse una sola…qualificazione”, potremmo dire scimmiottando una famosa canzone. Ma non è così, perché non basta. La Roma che arriverà al San Paolo oggi pomeriggio ha da pochi giorni staccato il biglietto per Nyon dove lunedì troverà nell’urna francese il prossimo avversario da affrontare negli ottavi di Champions, eppure il morale giallorosso non è dei migliori.
Non lo è perché la qualificazione ottenuta col BATE Borisov è arrivata dopo 90 minuti di difficoltà e agonia, in cui solo gli interventi al limite del miracoloso di Szczesny hanno potuto salvare la faccia; non lo è perché in campionato la squadra di Garcia non vince dal derby con la Lazio del mese scorso, avendo collezionato in seguito solo due pari ed una clamorosa sconfitta interna contro l’Atalanta.
CHAMPIONS E NUMERI – Ecco perché le acque in casa Roma sono più mosse del previsto; eppure, per una squadra che ha appena passato il girone di Champions e dista soli 5 punti dalla vetta in campionato, sembrerebbe strano chiedere la testa dell’allenatore.
Garcia arriverà al San Paolo conscio che a Fuorigrotta troverà il primo ed importante bivio della sua carriera giallorossa; il tecnico francese non ha mai vinto in casa degli azzurri nei tre precedenti – due in campionato ed uno in Coppa Italia – che ha già vissuto e vorrà di certo invertire il trend negativo che colpisce la Roma dal 2011.
Proprio al dicembre di quell’anno, infatti, risale l’ultimo successo capitolino al San Paolo; era il Napoli di Mazzarri e la Roma di Luis Enrique riuscì a strappare i tre punti con le autoreti di De Sanctis e Cannavaro ed il gol di Osvaldo; a nulla servì il gol della bandiera di Hamsik.
Ma fu un episodio, perché i giallorossi di quegli anni non riuscivano a finire davanti al Napoli a fine campionato; cosa che invece è accaduta nelle ultime due stagioni nonostante le sconfitte.
DA RAFA A SARRI – Lo scorso anno quella contro la Roma fu forse la migliore prestazione della stagione per i ragazzi di Benitez e il 2-0 propiziato da Higuain e Callejòn minò fortemente qualsiasi certezza della Roma.
Nonostante le difficoltà, però, Garcia confermò a fine anno il secondo posto mentre gli azzurri dovettero accontentarsi al fotofinish solo della quinta piazza.
Con Sarri di certo qualcosa è cambiato; il Napoli ha oggi 3 punti di vantaggio sulla Roma e vuole mantenerli. Ecco perché andrà in campo la migliore formazione con quasi tutti i titolari che hanno riposato nell’ultimo turno di Europa League.
Il tecnico giallorosso ha molti dubbi di formazione, ma può sorridere per il ritorno di Salah che farà reparto con Dzeko, l’alter ego del Pipita in campo, e Iago Falque.
In mezzo al campo l’ex oggetto del desiderio azzurro Nainggolan in una sfida tutta Nervi e polmoni con il brasiliano Allan; poi De Rossi e Pjanic a contrastare Jorginho e Hamsik.
Difficoltà anche in difesa per Garcia, che chiederà ancora una volta a Florenzi di agire da terzino a destra, consapevole che, nonostante si affrontino due tra i migliori attacchi del campionato, sarà proprio la tenuta difensiva a fare la differenza.
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