Domenica ore 18.00 allo stadio San Paolo tutti presenti: di scena andrà il derby del Sole. Una sfida tra realtà, Napoli e Roma, molto simili sotto diversi punti di vista, sopratutto per la passionalità che non impiega molto a trasformarsi in pressione. Sarà un match per il vertice della classifica, al quale le due formazioni arrivano preparate in maniera piuttosto diversa. Il Napoli ha chiuso lo scorso giovedì la pratica Europa League rifilando cinque reti al Legia Varsavia, ma l’ultima giornata di Serie A è stata tutt’altro che da incorniciare: la sconfitta di Bologna brucia ancora e c’è bisogno di una reazione che non sia solo su campo internazionale. La Roma, invece, è reduce dalla qualificazione agli ottavi di Champions League, giunta in un clima surreale: nessuno ha sorriso. La vittoria è sempre vittoria, ma l’ambiente è completamente spaccato: il rapporto del gruppo e della squadra con la tifoseria è sul filo del rasoio. Ragionevole aspettarsi una sfida tesa ma anche basata sulla velocità e sul guizzo vincente: José Callejon ed Alessandro Florenzi ne sanno qualcosa.
STORIE INCROCIATE – Si sono già visti in campo, si sono già conosciuti negli ultimi Napoli-Roma di questi anni ma forse non si sono mai accorti di somigliarsi. Entrambi con traiettorie completamente diverse alle spalle, sono i maghi della manovra offensiva della propria squadra.
José Callejon, esterno destro da cui Omar El Kaddouri ha detto di trarre ispirazione, da quando è giunto a Napoli nel 2013 ne è sempre stato uno dei pilastri. Fortemente voluto da Rafa Benitez e stregato da Maurizio Sarri, ha apportato spinta ed esperienza alla formazione azzurra. Durante quest’anno il suo unico gol è arrivato proprio contro il Legia Varsavia lo scorso giovedì, mentre nelle stagioni precedenti ha saputo collezionare un pallottoliere da invidia. Probabilmente il cambio di tendenza è dovuto alla maggiore centralità di Higuain ma lo spagnolo non sembra risentirne particolarmente. La rete è un vezzo di cui si può fare a meno nel momento in cui cross e verticalizzazioni non mancano. Potrebbe essere proprio lui la carta che Sarri giocherà domenica, complice un momento mentale e fisico di gran forma.
La condizione di “talento” ma non “indispensabile” che Callejon ha vissuto con le merengues sembra ripetersi nella storia Florenzi con la Roma. Cristallina e tangibile la sua qualità, ma spesso è stata data per scontata o non eccessivamente esaltata nelle scorse stagioni. La duttilità e la capacità di inserimento sull’out destro sono indubbiamente i suoi punti forti: Garcia lo schiera come esterno destro ma Florenzi si adatta benissimo anche sulla linea difensiva da terzino. Incredibile il suo feeling con il gol, soprattutto se impossibile, che gli ha fatto guadagnare spesso le prime pagine dei giornali sportivi. Intelligente e preciso, ha la stessa “furbizia” calcistica di José Callejon, nonostante siano nati in generazioni e paesi ben diversi.
NUMERI – E’ gara di gol tra i due giocatori. José Callejon in tre anni di Napoli, inclusa la presente stagione, ha messo a segno ben 26 reti: per due volte consecutive è andato in doppia cifra con estrema facilità. Sedici reti, invece, in quattro anni per Alessandro Florenzi. Dati decisamente diversi da quelli del collega spagnolo, ma bisogna considerare che in linea di massima la posizione occupata in campo dall’italiano è sempre stata più vicina alla propria porta che a quella avversaria. Ciò che è sicuro, è che domenica offriranno di che divertirsi. Buona fortuna!
di Sabrina Uccello (Twitter: @SabriUccello)