a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
Quanto può colpire il karma? Da ieri un po’ di più. Questo crede Maurizio Sarri, una riflessione nata da quanto visto ieri al Dall’Ara nella sfida del suo Napoli contro il Bologna.
Ottantacinque minuti da incubo, non solo per i gol subiti: tre, comq non era mai capitato nella sua gestione, ma ciò che ha spaventato maggiormente dev’essere stata proprio la giornata storta in cui gli azzurri sono incappati. La palla non voleva saperne di entrare, prima frenata da un gran Mirante, napoletano di Castellammare, poi bloccata dal palo e anche mal sfruttata dai giocatori napoletani.
Un mix, deciso e decisivo. La terza trasferta in terra emiliana dell’anno fa ancora male. Tra Sassuolo, Carpi e Bologna il Napoli ci ha guadagnato solo un punto; tranquilli, almeno per quest’anno non ci si torna più.
LO SCHIAFFO DI DONADONI – L’approccio alla gara è stato quello che Sarri meno si aspettava. Il Bologna è partito forte, mandato in campo da Donadoni con qualche sorpresa e l’intento preciso di giocare a calcio, senza dover necessariamente solo difendere. I ragazzi l’hanno preso alla lettera e dopo un timido avvio hanno subito rischiato il gol – punizione di Brienza parata da Reina – per poi trovarlo con Destro al quarto d’ora. Il Napoli, che pure aveva sfiorato il vantaggio poco prima con Callejòn, ha subito il colpo più di quanto ci si aspettasse; ecco perché sul calcio d’angolo del raddoppio tutti hanno sbagliato la posizione lasciando libero Rossettini di andare a siglare di testa.
La prima frazione si trascinava via, eppure la risposta azzurra stentava ad arrivare; il Napoli ha occasioni, ma davanti non tutto sembra andare come sempre. I discorsi sul Pallone d’Oro e lo spirito del gruppo sembrano tornare indietro come boomerang impazziti e solo l’intervallo può placare l’animo di Sarri.
ROMA ALL’ORIZZONTE – Al rientro dagli spogliatoi il Napoli sembra poter seriamente cambiare la trama del match. Nei primi minuti della ripresa sfiorato per ben due volte il gol che dimezzerebbe il vantaggio, ma al primo affondo per il Bologna c’è ancora un gol, il terzo che chiude in realtà i conti già all’ora di gioco. Per gli azzurri è notte fonda, una notte che ritrova un accenno d’alba solo nelle due reti finali di Higuain, che servono al Pipita per la classifica marcatori ma al Napoli restano sul groppone.
Una sconfitta, quella di Bologna, che sembra un richiamo al contrario a quanto visto contro l’Inter; il Napoli che ha cominciato ieri era quello che aveva chiuso contro l’Inter, ma con la Roma si dovrà necessariamente vedere la squadra azzurra che ha rischiato il pari negli ultimi minuti a Bologna.
Ripartire è d’obbligo, farlo contro una big come la Roma sarebbe il massimo.
La vetta è andata, è vero, ma mancano soli due punti e così tante partite alla fine di questo campionato.