Brutta batosta. Bologna si rivela poco fortunata per il Napoli, che sconta tutte insieme le tante belle cose degli ultimi mesi. Squadra sfilacciata e disunita, anche un po’ sfortunata nei momenti topici, ma soprattutto una squadra letteralmente spiaccicata da un Bologna in condizione strepitosa, con un Destro tornato top-class. Napoli male in ogni reparto, imbarazzanti alcuni singoli e poca reattività una volta preso il primo e poi il secondo gol. Una battuta d’arresto che fa male ma che potrebbe servire: quando pensi di aver raggiunto la vetta un bagno di umiltà è necessario per non scivolare giù.
REINA 4,5 – Con l’Inter – possiamo dirlo – era stato il match-winner grazie a quella paratissima nel finale. Qui ribalta la questione e contribuisce in maniera decisiva al tracollo dei suoi. Non esce sul primo gol, quando ormai era chiaro che Albiol e Koulibaly non avrebbero più preso Destro. Ancora più marchiano l’errore sul colpo del ko, sempre di Destro.
HYSAJ 5 – Un paio di ottimi anticipi, qualche buona sovrapposizione, ma anche per lui gli errori sono tanti, specialmente in ripiegamento. Sarri lo toglie per Maggio, ed è la prima vera bocciatura per l’albanese. Gli servirà, il giocatore c’è e sta sbocciando bene. (DAL 63′ MAGGIO 6 – Entra fresco e prova qualche affondo sulla destra, appoggiato anche da un Mertens particolarmente in palla. Purtroppo non basta).
ALBIOL 4,5 – Infilato male male da Destro sul primo gol, va in bambola e perde un altro paio di palloni importanti subito dopo. Poi sembra assestarsi un minimo ma viene tramortito anche dal gol di Rossettini e non la riprende più. Nella ripresa sembra uno che cerca di tirare acqua dallo scafo della nave con un bicchiere di plastica e Destro addirittura lo scherza a più riprese.
KOULIBALY 4,5 – Anche lui tracolla di fronte a un centrocampo che non chiude, che non copre, che lascia praterie alle proprie spalle. In ritardo sul primo gol, fuori tempo sul secondo, maluccio anche sul terzo.
GHOULAM 5 – Altro elemento in grave difficoltà, prova ad appoggiare Hamsik e Insigne ma si ritrova schiacciato da Mounier e Taider, senza riuscire a prenderli mai. Male anche lui.
ALLAN 5 – Prima o poi questo momento doveva arrivare. Dopo tre mesi pazzeschi il brasiliano accusa una flessione importante, sia nell’interdizione che nella costruzione, visto che sbaglia anche passaggi a pochi metri. Ci prova con la corsa, ma a volte non basta. E arriva la prima insufficienza stagionale anche per lui. (Dal 76′ DAVID LOPEZ sv)
JORGINHO 5 – Il centrocampo avversario è scatenato e non gli fa vedere palla. La mossa di Diawara a togliergli spazi vitali funziona eccome, Jorgi non riesce più a riprendersi e inizia a sbagliare tutto lo sbagliabile. Per un giorno sembra il Jorginho dello scorso anno.
HAMSIK 5,5 – Parlavamo di situazione complicata a centrocampo e il capitano non è da meno. Non trova mai la giocata giusta, Brienza e Taider a turno lo massacrano e non gli fanno toccare un pallone buono. Anche per lui come per Insigne basta la giocata nel finale per il secondo gol di Higuain a dare un minimo di brio ad una prestazione comunque non all’altezza.
CALLEJON 5 – Qualche buona giocata, qualche ottimo inserimento, ma è davvero poco in una gara che lo vedeva opposto ad uno dei prospetti più interessanti del campionato, Masina, che lo mette in difficoltà. (Dal 65′ MERTENS 6,5 – Ingresso importante nel peggior momento del Napoli, porta le bollicine e riavvia la squadra con la sua tecnica, le sue idee, la sua genialità. Queste sono le partite che lo esaltano, dove può fare la differenza. Per questo forse andava messo giusto un pizzico prima…)
HIGUAIN 7 – Pipita in palla, cerca un paio di giocate importanti ma trova prima Mirante poi qualche centimetro a negargli il gol. Nel finale arrivano due palloni buoni e lui li trasforma in oro, perché il momento è quello che è e lui ha come secondo nome Mida. Ma per una buona fase di match si rivede l’altro Higuain, quello che sbraita, si lamenta e commette qualche errore per la troppa ansia di far bene. Ora sta a Sarri: lo sa bene che il lavoro da fare in questo momento su di lui è tutt’altro che scontato.
INSIGNE 6 – Arriva molto vicino al gol, serve una palla straordinaria a Callejon che spreca, poi attraversa una fase di involuzione tecnico-tattica che lo porta a non trovare più spazi. Si rifà a pochi minuti dal termine, scodellando un cross perfetto per il piedino di Higuain. Una magia che, se non lava via l’opaco dalla prestazione, gli conferisce quantomeno un po’ di colore.
SARRI 5,5 – Chissà, forse questa bastonata ci voleva. La squadra si era un po’ seduta sugli allori, era un po’ sulle gambe, a tratti anche leziosa. Ci voleva un Bologna arrabbiato e fresco a dare tre schiaffoni per svegliarsi e capire che qua nessuno ti regala niente anche se giochi il miglior calcio d’Italia. Nel finale vediamo un Napoli orgoglioso, che cerca il pareggio di pancia, più che di testa, anche se non basta. Ma è il segnale che serviva. Forse la doccia fredda servirà per ripartire con ancora più slancio. Speriamo sia così.
di AntonioPapa (Twitter @antoniopapapapa – ShareSoccer @papalepapale)
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