Avete scritto e detto tante cose nei mesi scorsi, in estate sopratutto. Avete parlato di un Higuaìn troppo poco campione, avete parlato di un Higuaìn molle e da buttare, da vendere al primo sceicco per incassare i 90 milioni e passa della clausola. Lo avete condannato per qualche rigore sbagliato di troppo, lo avete considerato il colpevole principale per la mancata qualificazione in Champions League. Non sono mancate nemmeno le offese all’uomo, soprattutto dopo quella “rissa” a Ibiza con un “tifoso”, mentre si godeva le sue meritate vacanze.
Lui non ha risposto; o meglio, a parole non lo ha fatto. Ha voluto rispondere come solo i campioni sanno fare: sul campo. Non ha battuto ciglio: mentre qualcuno parlava di cessione imminente, lui era già pronto per iniziare una nuova stagione in azzurro, con o senza Rafa Benitez. Insieme a Sarri e a Reina ha preso questa squadra sulle sue spalle e l’ha trascinata verso il primo posto. A suon di gol, a suon di assist e di giocate deliziosamente illuminanti.
No, non è il caso di parlare di numeri, non ce n’è bisogno. E nemmeno dei due gol di ieri, perché tanto le immagini parlano da sole.
La grandezza del Pipita sta tutta nei suoi piedi, nel suo genio calcistico. Elegante e devastante, raffinato e implacabile. E se qualcuno ha ancora qualche dubbio, allora vi consigliamo spassionatamente di cambiare sport.
No, non servono numeri. Bastano due semplici e meravigliose parole: Gonzalo Higuaìn.
di Pasquale La Ragione (twitter: @pasqlaragione)