Il suo Napoli torna primo da solo nella classifica di serie A, come non accadeva dai tempi di Maradona. Ecco il commento al termine del match contro l’Inter di Maurizio Sarri: “E’ il coronamento di un periodo positivo, – ha dichiarato a ‘Premium Sport’ – nulla di più. Sono 25 anni che i nostri tifosi attendevano questo momento. Abbiamo fatto due mesi di grandissimi risultati, ma domani si riparte, così come nei momenti negativi.
SOGNARE E’ LECITO – “Non faccio il sognatore, e domani devo tornare a lavorare. Restare con i piedi per terra, in quest’ambiente, non sarà facile. La squadra però è intelligente e sa che con 31 punti non ci si salva neanche”.
CALO – “E’ successo quello di cui abbiamo parlato stamattina con la squadra. L’approccio era facile, ma difficile nelle reazioni mentali a gara in corso. Quando pensavano d’averla vinta, è arrivato il gol dell’Inter, che ci ha paralizzati. Mi è dispiaciuto soffrire nel finale, quando fino a quel momento la gara è stata in nostro dominio”.
SCUDETTO DA BESTEMMIA A PAROLACCIA – “Non mi far scomunicare. Non posso parlare di scudetto, con 72 punti ancora in palio”.
GOL LJAJIC – “Ho avuto la sensazione che dopo il 2-0 si sia data la gara per vinta. Abbiamo preso gol e siamo andati in ansia, sbagliando poi anche delle ripartenze semplici”.
MANCINI ARRABBIATO – “Ho visto un fallo di Nagatomo quando Callejon aveva già giocato la palla da un paio di secondi. Il giallo mi sembrava inevitabile. La simulazione è un’opinione di Mancini. Il tutto si è svolto davanti la mia panchina, e credo d’aver visto meglio di lui”.
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