COLPI DI JENIUS – L’aquilone ed il carrarmato; Napoli-Inter vale un clamoroso primato

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a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)

 

La farfalla e il calabrone. L’aquilone e il carrarmato. Napoli ed Inter non sono mai state così vicine e, allo stesso tempo, così diverse. Diverso é il modo di interpretare il loro calcio: da una parte una squadra che spasmodicamente fa del gioco corale la sua chiave, cercando il risultato positivo attraverso una manovra che sappia evidenziare il talento dei singoli ma soprattutto la bravura del gruppo, dall’altra una squadra di calciatori sopraffini che fanno gruppo e vincono le partite con l’invenzione ora di un attaccante ora di un’ala.

SORPRESE IN POLE – Questo sarà Napoli-Inter. Due soli punti a dividerle in classifica eppure tanti punti interrogativi ancora da sciogliere.
Che partita sarà al San Paolo? Sapranno, due squadre così poco pronte a contendersi la vetta, esprimere il massimo potenziale per divertire gli spettatori a casa e allo stadio?
La vera risposta a queste domande arriverà solamente al fischio finale, ma per il momento c’è una città intera che ribolle. Milano, di certo, perché l’Inter non assaporava l’aria di alta classifica da almeno un quinquennio, ovvero da quando in nerazzurro ancora si vedevano Mourinho, Eto’o e Julio Cesar, ma soprattutto Napoli, che non era pronta ad un salto in alto così deciso già a questo punto della stagione.
Questo un punto in comune: azzurri e nerazzurri erano ripartiti quest’anno in sordina, consci delle magre consolazioni arrivate lo scorso anno. Il Napoli aveva almeno saputo prendersi le coppe europee, mentre l’Inter ha dovuto rinunciare anche a quelle; fatto sta che nessuno le avrebbe date in pole per la sfida scudetto ed ora sono lì a giocarsi il primo posto.

ASSALTO ALLA VETTA – Sarri manderà in campo l’undici più sfruttato in questa parte di stagione. Reina torna tra i pali dopo il turno di riposo, così come Higuain sarà al centro dell’attacco. Koulibaly si riprende il posto di centrale accanto ad Abiol, e in mezzo al campo Allan ed Hamsik saranno fondamentali nell’aiutare Jorginho a costruire la manovra offensiva.
Il 4-3-3 azzurro si scontrerà con un interrogativo assetto tattico interista; Mancini sembra intenzionato a schierare le tre punte, con Icardi a sfidare da lontano Higuain, ma potrebbe affidarsi ad un centrocampo più folto per poter contrastare il Napoli meglio in mezzo al campo.
Tutti discorsi che avranno cessato d’esistere quando Orsato fischierà il calcio d’avvio: è in quel momento che gli schemi migliori saltano e le idee si confondano.
Chi avrà la mente più lucida per provare a tenersi o conquistare il primo posto?

 

 

 

 

 

 

 

 

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