Manca sempre meno alla sfida di lunedì sera tra Napoli ed Inter al San Paolo. I protagonisti del match sono consapevoli della sua importanza e da lontano cominciano già ad accendere la sfida. La Gazzetta dello Sport riferisce alcune dichiarazioni di Lorenzo Insigne in merito: “Segnare sarebbe una grande soddisfazione ma, credetemi, sarei felice anche se segnasse Reina, giusto per far intendere bene quanto ci tenga a questa partita”.
PRIMO POSTO – Vincere contro i nerazzurri significherebbe raggiungere il tetto della classifica, ma l’attaccante napoletano ci va con i piedi di piombo: “Beh, andiamoci piano, se l’Inter è prima in classifica vuol dire che lo sta meritando. Stiamo parlando di una grande squadra e per batterla ci vorrà il grande Napoli e la spinta di Fuorigrotta che di sicuro non mancherà. È troppo presto per parlare di scudetto. Per il momento siamo secondi e faremo di tutto per essere in testa, dopo lunedì sera. Le distanze in testa alla classifica, sono brevi, le altre antagoniste potrebbero recuperare nel giro di qualche domenica”.
PROVOCAZIONI – Felipe Melo e Mauro Icardi hanno lanciato la sfida ad Higuain, che Insigne commenta così: “Per noi attaccanti sarà dura, i loro difensori sono forti, d’altra parte, sono i meno battuti, hanno subito appena sette gol. Ma anche per Icardi e compagni sarà tosta: la nostra difesa ha al passivo soltanto una rete in più. Insomma, loro sono forti, ma non li temiamo. Dichiarazioni Felipe Melo su Higuain? Prima di menarlo dovranno preoccuparsi di prenderlo”.
SCUDETTO – Oramai il Napoli non può più nascondere le sue ambizioni, ma Insigne preferisce non sbilanciarsi eccessivamente: “Certo che sì, ci crediamo: sarebbe assurdo se la pensassimo diversamente. È chiaro che noi dobbiamo essere più razionali, l’euforia lasciamola ai tifosi, com’è giusto che sia. Sul piano personale, sono sereno, contento per come sta andando, sono delle belle emozioni quelle che stiamo provando in questo periodo. Di scudetto e di Europa League, non dimentichiamo che stiamo in corsa anche per questa competizione, ne riparleremo in primavera però. Sarri mi ha dato fiducia sin dall’inizio, mi ha restituito al mio ruolo naturale, esterno sinistro d’attacco e in questa posizione ho ritrovato sicurezza e gol. Nazionale? Io sono sempre stato sereno, Conte la motivò parlando di scelta tecnica. Bene, farò di tutto per fargli cambiare idea. La Nazionale è un bene troppo prezioso per perderla”.