Omar El Kaddouri non ha trovato molto spazio in queste prime uscite stagionali. Il centrocampista marocchino, però, è seguito attentamente da Maurizio Sarri, che ultimamente lo ha mandato in campo in più di un’occasione. Ad esempio contro il Verona; e dopo il suo ingresso la partita si è completamente sbloccata. Stasera, nella quinta giornata di Europa League contro il Brugge, dovrebbe essere schierato dal primo minuto dal tecnico ex Empoli. “L’anno scorso al Torino la situazione era opposta – ha detto El Kaddouri ai microfoni di Sportmagazine – Nella fase a gironi rimanevo in panchina per giocare poi in Serie A. Ma è normale che in Italia un allenatore decida undici giocatori per la Serie A ed una squadra di riserva in Europa League”.
LASCIARE IL SEGNO. El Kaddouri ha voglia di emergere e diventare un giocatore chiave di questo Napoli. Lui, nato in Belgio, non è molto conosciuto da queste parti: è la serata giusta per rimediare. “Se dovessi segnare uno o due gol al Bruges allora le persone riuscirebbero a riconoscermi e a mettere assieme un nome ed un volto. L’ultima volta che ho segnato in Belgio fu nel 2012, con l’Under 21 contro l’Inghilterra”.
LA PARTITA. All’andata non c’è stata storia: il Napoli ha letteralmente schiacciato gli avversari. Quella di stasera che partita sarà? La risposta di El Kaddouri: “Mi aspetto di vedere lo stesso Bruges che ho affrontato l’anno scorso con il Torino, pareggiando per due volte 0-0. La squadra vista a Napoli nel mese di settembre era irriconoscibile, fu sopraffatta su tutti i fronti. Anche Thomas Meunier, che l’anno scorso mi impressionò, mi lasciò interdetto. Devo dire che in Europa League abbiamo avuto delle performance eccezionali: la nostra squadra è tra le migliori d’Europa, potremmo quantomeno arrivare in finale”.