1 VS 1 – Jorginho e Leandro Greco: sul filo dell’equilibrio

E’ arrivato il momento di tornare in campo in Serie A. Dopo la pausa Nazionali le squadre sono pronte per rivedersi e riprendere il cammino della stagione corrente. Il Napoli arriva con la voglia di ripartire positivamente ed accumulare nuovi tasselli per giungere alla vetta, sebbene le condizioni di alcuni dei suoi beniamini non siano ottimali. L’Hellas Verona, l’avversario della settimana, invece, si trova in grossa difficoltà. Basti pensare che la formazione veronese non ha ancora racimolato una vittoria dall’inizio della stagione e questa per Mandorlini potrebbe essere la sfida da dentro o fuori. Sarà un match giocato all’ultimo sangue da entrambe le parti, ed è soprattutto per questo che sarà necessario trovare l’equilibrio, quello che solo una degna copertura a centrocampo può garantire: chi meglio di Jorginho e Greco per raccontare questo pre-gara?

STORIE INCROCIATE – Entrambi i tecnici schierano in campo la formazione secondo i dogmi del 4-3-3, ciò prevede la presenza di un regista a centrocampo che gestisca i tempi di gioco e dia il ritmo alle azioni che si susseguono sul manto verde.

Dalla parte azzurra della sfera ci sarà Jorginho, nato in Brasile ma naturalizzato italiano. La sua traiettoria nel calcio che conta è cominciata proprio con addosso i colori dell’Hellas Verona, quindi è indubbio che questa per lui sarà una sfida dal sapore di amarcord. I suoi tempi gialloblu sono stati particolarmente entusiasmanti: insieme a Juan Manuel Iturbe ha fatto sognare la tifoseria del Bentegodi e fatto sperare in un futuro più roseo. Gli inizi a Napoli, invece, sono stati piuttosto complicati.Adattarsi ad una nuova realtà non è stato facile per il centrocampista, schierato da Rafa Benitez in un modulo che non riusciva ad ottimizzare gli sprazzi del suo talento, portandolo spesso sotto la pioggia del dissenso del San Paolo. La società, tuttavia, gli ha sempre mostrato la massima fiducia, coronata dal riscatto del suo cartellino, e questa si è rivelata essere la scelta giusta. Maurizio Sarri non ha mai nascosto il suo innamoramento professionale per il brasiliano e le doti che possiede, al punto che in fretta ha rubato il posto che si credeva spettasse a Mirko Valdifiori, divenendo tra i giocatori più centrali del progetto. Davanti alla difesa Jorginho è un giocatore prezioso, grazie soprattutto all’ottima lettura del gioco. Merita menzione anche la sua impeccabile tecnica individuale così come il tocco preciso della sfera.

Dall’altra parte del pallone, invece, c’è Leandro Greco. La sua traiettoria calcistica è opposta a quella del giocatore azzurro poiché l’Hellas Verona non è stato un trampolino di lancio bensì una spiaggia su cui arenare tranquillo. La sua avventura più importante è stata indubbiamente quella con la maglia della Roma, croce e delizia. Quella giallorossa è la squadra della sua città, per cui l’attaccamento ai colori sociali è stato particolarmente forte, ma purtroppo non è riuscito ad esprimersi al meglio o quantomeno non è sempre stato ritenuto all’altezza del compito da svolgere. Diversi sono stati negli anni i trasferimenti in prestito, compreso uno proprio al Verona, prima di lasciare definitivamente il club della capitale. L’arrivo in gialloblu è avvenuto la scorsa stagione, dopo Olympiakos, Livorno e Genoa. E’ il momento per lui di godersi il resto della carriera in maniera più tranquilla ed in una dimensione calcistica più consona alla sua. Leandro Greco ha sperimentato diversi ruoli in campo, ma quello di regista al momento pare essere il più proficuo. Classico giocatore dal piede educato e dalla buona visione di gioco che può mettere ordine nel caos scaligero.

NUMERI – Protagonista a Verona Leandro Greco, che nelle ultime due stagioni ha accumulato trenta presenze di cui dodici nell’attuale edizione della Serie A. Nessuna rete ma nessun cartellino rosso per il centrocampista, che si è distinto per correttezza nei confronti con gli avversari di turno. Simile la situazione di Jorginho, che ha giocatore undici sfide su dodici dall’inizio del campionato e ventitré sfide durante la scorsa stagione. Nemmeno l’italo-brasiliano è riuscito a mettere a segno una rete, ma l’importante è che continui a reggere le fila del centrocampo. Buona fortuna!

 

di Sabrina Uccello (@SabriUccello)

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