a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
Quello che poteva essere, oltre quello che sarà. Questo è quanto vedremo in Napoli-Udinese. Anzi, questo è quanto non vedremo, piuttosto. Al San Paolo avremmo voluto vedere Totò Di Natale e Duvàn Zapata, dovremo accontentarci di Thereau e Bruno Fernandes.
L’ASSENTE TOTO’ – Per il bomber napoletano che da anni porta alti i colori friulani non è una novità. Al San Paolo non ci è mai venuto negli ultimi cinque anni, anche se al Napoli non ha mai disdegnato fare male. Ma solo in patria che, stranamente, è per lui più Udine che Napoli. Un napoletano atipico, Totò; lontano dalle luci della ribalta, lontano dagli stereotipi più comuni. Calcio e casa, pallone e famiglia, e quella riconoscenza dell’intero Friuli che da sempre lo onora e ringrazia per quanto fatto in questi anni. Napoli e il Napoli non gli hanno mai dato una chance, ma non è l’unico nato sotto il Vesuvio a cui è capitato. Così, dopo gli anni in Toscana con la maglia dell’Empoli, ha dovuto reinventarsi e ricominciare dal punto più lontano rispetto al suo suolo natìo.
DUVAN E IL FUTURO AZZURRO – La storia di Duvàn Zapata è, invece, molto diversa. Il colombiano che ha per due anni fatto panchina in azzurro, voleva finalmente la sua occasione, e quale piazza migliore di Udine per farlo esplodere definitivamente? A Napoli aveva mostrato tanti miglioramenti, un centravanti atipico, dotato di grande forza fisica ma che sa anche destreggiarsi con qualità in area di rigore; gol ne ha fatti, nonostante Higuain e il basso minutaggio, e proprio quando stava ambientandosi in Friuli, cominciando anche a segnare, un brutto infortunio l’ha fermato un mese fa. Colantuono su di lui puntava forte, e la coppia con Di Natale faceva intravedere già buone cose. Ma la sorte vale più di ogni programma e Duvàn sarà costretto ad attendere gli azzurri al ritorno. Consapevole che il suo futuro a Napoli passerà anche da quella partita. Per lui che, a differenza di Totò, una chance a Napoli l’ha già avuta e ancora l’avrà.