Sarri ha trasformato il Napoli, ma non chiedeteci come. Questa è totalmente un’altra squadra in confronto a quella della passata stagione, soprattutto nell’aspetto psicologico. E’ un Napoli più concreto, che crede finalmente nei propri mezzi e nelle proprie potenzialità. Simbolo indiscusso di questa incredibile crescita è certamente Jorginho, totalmente rivitalizzato dalla cura Sarri. Da quando il centrocampo è passato a tre e non più a due, è tornato quel gran bel calciatore dei tempi veronesi. Con Benitez non è mai riuscito ad emergere, se non per i primi mesi, anche a causa di un modulo che non è mai riuscito ad esaltare le sue qualità. Cosa che invece il 4-3-3 riesce eccome a farlo: Jorginho ha preso letteralmente in mano il Napoli e dalla cabina di regia, come un metronomo, scandisce i tempi e i modi della squadra.
Strano destino il suo: in estate, con l’arrivo di Valdifiori, sembrava non esserci più spazio per lui. Il suo addio era cosa scontata, fino a quando Sarri non ha bloccato la cessione. Ci ha visto lungo il tecnico azzurro: Valdifiori non è mai entrato in condizione (e, soprattutto, Napoli non è Empoli), mentre Jorginho ha subito dimostrato personalità e freschezza atletica, fin dalla prima partita. La crescita esponenziale dell’italo-brasiliano non passerà di certo inosservata: non a caso, Antonio Conte pensa ad una possibile convocazione per i prossimi impegni dell’Italia, e Arsene Wenger manda i suoi fidati osservatori alle partite del calciomercato Napoli. Sì, proprio così: l’Arsenal vuole Jorginho, e lo dimostra la presenza di Tony Banfield (capo osservatore dei Gunners) al ‘Ferraris’ per la partita contro il Genoa. Per lo scacchiere di Sarri è ormai un calciatore insostituibile, dunque gli azzurri si preparano a respingere un possibile assalto del club londinese: per lui, infatti, è pronto un rinnovo di contratto con ovvio adeguamento. Se ne parla già da settimane, e ora è arrivato il tempo di concretizzare.
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