a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
É la legge dei grandi numeri. Non si può vincere sempre, a volte é semplicemente un fattore naturale e fisiologico, altre, come in questo caso, dettato dalla sorte.
Fatto sta che il Napoli non la sblocca a Genova e torna a casa con un solo punto, zero gol fatti e un mancato aggancio alla vetta. Dati che potrebbero sembrare negativi, ma che invece, alla strenua di un risultato scialbo, lasciano più di un sorriso a chi torna dal Ferraris con qualche certezza in più.
BUNKER CON ALBIOL – In primis certezze difensive. Il Napoli allunga la striscia ottima che coinvolge il pacchetto arretrato: 2 reti nelle ultime 8 di campionato, un dato superbo soprattutto se volgiamo lo sguardo al recente passato. A Genova prove sontuose di Albiol e Koulibaly, con lo spagnolo che sembra tornato quello di qualche anno fa e il franco-senegalese sempre più convincente in coppia col compagno di reparto. Ma il segnale positivo lo danno anche un centrocampo attento e un attacco che si sacrifica. Poco importa se stavolta gol segnati non ne sono arrivati: quello visto contro Gasperini non é stato il migliore Napoli stagionale, eppure gli azzurri hanno costruito numerose concrete palle gol, sono in credito di un evidente rigore non concesso e hanno sciorinato comunque bel gioco, a tratti, che ha costretto Perin a più di uno straordinario. Non voler guardare a tutto ciò e arenarsi al solo risultato non sarebbe giusto.
SETTIMANA DECISIVA – Ecco perché, in vista di Midtjylland ed Udinese, che in modo diverso saranno partite fondamentali, Sarri può stare tranquillo.
Il tecnico toscano non se la prenda con arbitro e terreno di gioco alla maniera di Mazzarri; guardi piuttosto al bel Napoli che ha saputo costruire e agli ulteriori margini di crescita che ancora possono essere raggiunti.
Il turn-over aiuterà il Napoli più avanti, per il momento il fiato corto di Genova può far riflettere: gli azzurri vengono meno quando possono agganciare il primo posto, vuoi per sorte o per incapacità, ed é questo l’unico dato a dover far riflettere.
All’orizzonte una sfida contro i friulani al San Paolo che sarà saluto prima dell’ennesima sosta; in contemporanea, la Fiorentina va in casa della Samp, l’Inter affronta il Torino in trasferta e la Roma deve passare attraverso il derby. In mezzo, la sfida internazionale contro i danesi per prendersi i sedicesimi con due turni d’anticipo.
Insomma, le cartucce azzurre per continuare a sorridere non sono di certo finite qui.
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