1 vs 1 – Gonzalo Higuain e Diego Perotti, quando il River incontra il Boca

 

Napoli e Genoa, sorelle fuori dal campo ed avversarie dentro, si incontreranno domenica nella cornice del Luigi Ferraris per l’11 giornata di campionato di Serie A. Gli azzurri arrivano da cinque vittorie consecutive che gli danno la giusta carica per affrontare nel migliore dei modi il match ma anche l’obbligo di continuare sulla retta via. Dal canto loro i rossoblu sono quindicesimi in classifica: la situazione non è rosea, ma la qualità per uscire da questo momento buio è indubbiamente sufficiente. Sfida dai tratti interessanti, ancora di più lo è se di fronte si troveranno a condividere uno stesso fazzoletto di terra due argentini con tanto in comune.

STORIE INCROCIATE – Ogni volta che un giocatore del River Plate incontra quello del Boca Juniors, in qualsiasi posto del mondo si incrocino,comincia la meraviglia. Nonostante la differenza di posizionamento sul fronte offensivo, NapoliGenoa ci offre l’accattivante opportunità di vedere Gonzalo Higuain e Diego Perotti dividersi la scena. Entrambi argentini, entrambi figli d’arte. Il Pipita è figlio di Jorge Higuain, che nel curriculum ha sia esperienza con i Millonarios che con gli Xeinezes; dal canto suo El Monito è stato messo al mondo da Hugo Perotti che, dal solo cuore azul y oro, vanta di aver potuto giocare con El Pibe de Oro. Storie che si incastrano perfettamente con la leggenda ma che hanno avuto un prosieguo piuttosto differente. Higuain ha onorato la tradizione di famiglia: dal 2007 al 2013 ha vestito i colori del Real Madrid, rinfoltendo di Coppe e riconoscimenti l’albo d’oro di casa. Le sue straordinarie doti di finalizzatore ma anche di fine organizzatore della manovra sono state decantate proprio da Maradona che, ai tempi della sua Argentina, disse di Higuain: “E’ l’attaccante più completo che possa vantare questa Nazionale, senza di lui Aimar e Messi renderebbero la metà”. Dal momento del suo arrivo a Napoli, il volto dell’attacco azzurro è cambiato: pulizia, concretezza, organizzazione. Era dai tempi più lontani che un bomber così completo non innamorava la gente del San Paolo. Dall’altro lato del campo, dicevamo, ci sarà invece Diego Perotti. La sua ascesa al mondo del calcio è stata tutt’altro che in crescendo e tutt’altro che una passeggiata. Il suo tocco lo ha salvato in molte occasioni, ma il fisico decisamente meno. Dal Deportivo Moron, che gli ha dato i natali professionali, fino al Siviglia ed al Boca per poi finire al Genoa, la sua carriera è stata attraversata da alcuni incidenti di percorso, leggasi infortuni, che gli hanno reso davvero difficile mostrare le sue straordinarie qualità. Quella genoana è la sua possibilità di mettersi finalmente in mostra ed al momento ne sta pienamente approfittando. Perotti è un romantico del calcio, forse uno degli ultimi di quella lunga ed elegante tradizione di trequartisti/esterni sudamericani che si dedicano al tocco delicato ed efficace del pallone piuttosto che alla sua velocità. Attento, intelligente, prezioso: attenti al Monito.

NUMERI – Per definire Higuain basta utilizzare una sola statistica: è il quinto marcatore argentino più prolifico nella Coppa del Mondo. Nei suoi primi tre anni di Napoli fino ad oggi ha totalizzato 43 reti di cui 8 nelle prime 10 sfide di Serie A di questo campionato. E’ un centravanti completo: fisicamente forte, veloce, determinante, che riesce a posizionarsi sempre al posto giusto. Oltre ad essere colui che insacca la sfera, è anche un assist-man incredibile. Higuain tende a rientrare a centrocampo per organizzare attivamente il giro della palla, servendo i compagni e mandandoli spesso e volentieri in rete. In questa edizione del campionato ha già collezionato due assist che si sono trasformati in gol. Dal canto suo Perotti è un tipico 10, posizionato in campo da esterno sinistro d’attacco con una straordinaria lettura del gioco e dei suoi tempi. Spesso e volentieri si accentra dietro l’attaccante di riferimento per servirlo e mendarlo in rete. Le sue doti principali si nascondono dietro un formidabile dribbling e l’intelligenza tattica. Solo cinque i gol segnati in due anni di Genoa, di cui uno in questa stagione; cinque anche gli assist vincenti della scorsa stagione. La storia vuole che questi due volti del Sudamerica si ritrovino ancora sulla stessa erba verde, come quella volta, la prima, con la Nazionale maggiore: amichevole Spagna-Argentina 14 novembre 2009 Higuain titolare, Perotti entra dalla panchina. E’ Maradona a decidere di farli incontrare, il calcio a farli restare in campo.Quindi… buona fortuna!

 

di Sabrina Uccello (Twitter: @SabriUccello)

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