GLI AVVERSARI – La ricostruzione è appena iniziata

Gli Avversari by Stefano Tomassetti
Gli Avversari by Stefano Tomassetti

Che momento per il Napoli. Quattro vittorie di fila per gli azzurri: l’ultima, quella di domenica sera contro il Chievo al ‘Bentegodi’. Dopo appena tre giorni, si torna di nuovo in campo per il 10′ turno di Serie A: al San Paolo arriva il Palermo, reduce dall’1-1 interno contro l’Inter.

ALLENATORE. Iachini ha rischiato di rispolverare la vecchia sete d’esonero di Zamparini con un inizio di stagione travagliato, ma i quattro punti in due gare contro Bologna e Inter gli hanno fatto tirare un bel sospiro di sollievo. Un lavoro difficile, che solo un uomo d’esperienza come lui poteva – e può – risolvere nel migliore dei modi.

COME GIOCA. 3-5-1-1

Sorrentino; Struna, Gonzalez, El Kaoutari; Rispoli, Rigoni, Jajalo, Hiljemark, Lazaar; Vazquez, Gilardino.

Sì, può, perché il lavoro da fare è ancora tanto. E la partita di stasera, contro questo Napoli, arriva nel momento peggiore per i rosanero. Iachini ha dovuto sostanzialmente ridisegnare il Palermo, a causa delle cessioni pesanti di Dybala, Belotti e Barreto: ha affidato le chiavi della squadra a Franco Vazquez e ad Alberto Gilardino, costruendo così un attacco parecchio diverso rispetto a quello più mobile ed imprevedibile della passata stagione. A centrocampo è decisivo il ruolo di Hiljemark, una delle rivelazioni di questa prima parte di campionato: capitano dell’under-21 svedese campione d’Europa, l’ex PSV si è imposto nello scacchiere di Iachini con forza e personalità, siglando anche tre reti e prestazioni sempre oltre la sufficienza. E’ la difesa il reparto su cui il tecnico dovrà lavorare e non poco: 13 gol subiti sono tanti, forse troppi, per una squadra che vuole salvarsi il prima possibile.

L’UOMO CHIAVE. Non ci vuole molto ad individuare quel calciatore che può cambiare le sorti di una gara da un momento all’altro: Franco Vazquez è ora più maturo, più deciso nelle giocate. Spettacolare palla al piede: elegantissimo, alla Pastore, e con un sinistro raffinato e devastante allo stesso tempo. Trequartista o seconda punta poco cambia: è maledettamente decisivo. L’anno scorso è andato a segno contro il Napoli all’andata e al ritorno: attenzione.

 

di Pasquale La Ragione (twitter: @pasqlaragione)

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