LE PAPAGELLE di Chievo-Napoli: vittoria non scontata, funziona l’asse Faouzi-Pipita‏

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Clamoroso al Bentegodi. No, nessun errore. Il Napoli batte il Chievo Verona ed è una notizia che deve far rumore, perché è tutt’altro che scontata. Gli azzurri dominano in lungo e in largo, non lasciano spazi ai clivensi che si chiudono e puntano soprattutto ad annullare il gioco avversario. In genere queste partite qui non le vincevamo, ma stasera ci pensa l’asse Hamsik-Ghoulam-Higuain a regalare a Sarri una vittoria sudatissima. Non era facile, ma se si sfatano anche questi tabù si può essere davvero ottimisti.

 

REINA 6 – Il Chievo non punge mai sul serio, lui si limita a riservare i suoi urlacci e i suoi incoraggiamenti ai difensori. Vederlo con la fascia al braccio è sempre un piacere, con tutto il rispetto per Marek.
HYSAJ 6 – Attento, composto e sempre costante nella spinta, non spicca nella prestazione ma di sicuro non demerita. Lì dietro resta una gran sicurezza.
ALBIOL 6.5 – Sono diverse settimane che lo spagnolo ha smesso di distrarsi e ha preso a sbagliare pochissimo, quasi niente. Adesso rischiamo di essere tacciati di cattiveria gratuita, ma più o meno è da quando alla sua destra Maggio ha lasciato il posto al più quadrato Hysaj. Sarà un caso?
KOULIBALY 7 – Al binario 26 è in partenza un Frecciarossa direttissimo che non effettua fermate. Anzi, i signori passeggeri evitino di piazzarsi sulla traiettoria di marcia che finiranno asfaltati, come gli attaccanti del Chievo stasera. L’avete visto anche un paio di volte dall’altra parte del campo? Io ve l’avevo detto che è un treno…
GHOULAM 7 – Ricordate Nicola Mora, Savini, perfino “Tatore” Aronica? Quanti terzini sinistri ha avuto il Napoli che una volta arrivati sul fondo dovevano solo sperare di imbroccare il cross della domenica. Beh, con Ghoulam ogni cross è un pericolo, come dimostra anche lo splendido tracciante rasoterra con cui manda a rete Higuain. Come mettere il pallone in banca: il buon Faouzi è differente.
ALLAN 6,5 – Quanto corre, quanto martella, quanto si fa rispettare in mezzo al campo questo scricciolo d’uomo che ha la forza di un fabbro e la resistenza di un ciuccio, con la cattiveria agonistica di Davids. Un nano caotico malvagio, per gli appassionati del genere.
JORGINHO 6.5 – Impressiona non solo per la regia sempre lucida e geometrica ma anche per un’insolita cattiveria nei contrasti e nel pressing anche nell’altra metà del campo, tutte caratteristiche a cui ci sta abituando quest’anno. E già, perché quest’anno è davvero un altro giocatore, uno dei migliori acquisti di quest’estate del Napoli.
HAMSIK 6,5 – Perde qualche pallone sanguinoso, ma quando ha spazio sa sempre cosa fare con la palla. Gran palla nello spazio nel primo tempo, con Higuain che poi stampa il palo, altro bel pallone a Ghoulam che serve il Pipita con un gran cross. E luce fu. (Dal 32′ st David Lopez sv)
CALLEJON 6,5 – La buona notizia è che è tornato a sentire l’odore della porta, a provare la conclusione anche da posizione più difficile. Segno che sta ritrovando fiducia nei suoi mezzi anche in area di rigore, cosa che se si va a sommare al solito lavoro tattico preziosissimo ci restituisce l’esterno più forte del nostro campionato. Che piacere.
HIGUAIN 7 – La risposta migliore a chi osava chiamarlo “chiattone” è la fame atavica che si ritrova in questo periodo. Ogni pallone che arriva sui suoi piedi può trasformarsi da un momento all’altro in una tragedia per gli avversari. Nel primo tempo un paio di conclusioni pericolose, poi quell’incredibile rasoterra dal limite che stampa l’interno del palo e poi va per fatti suoi. Nella ripresa arriva il pallone buono e lui ci si avventa su con la rapidità di un falco. Chiattone a chi? (Dal 37′ st Gabbiadini sv)
INSIGNE 6 – Il Magnifico oggi è un po’ meno in palla del solito, trova pochi spazio ed è marcato bene dai difensori avversari. Forse anche troppo: un fallaccio di Meggiorini lo costringe ad uscire, ennesima botta al ginocchio. Niente di grave per fortuna. Fino a quel momento, comunque, aveva lasciato intravedere qualche sprazzo del suo talento. (Dal 23′ st Mertens 6 – Venti minuti per spaccare il mondo e mettere in difficoltà Sarri. Crea qualche occasione pericolosa, a volte rischia di strafare, ma del resto il tempo per rubare la scena era davvero poco).
ALL. SARRI 7 – Il Napoli è sempre stato squadra più adatta alle gare con le big che a queste partite antipatiche, contro avversarie che puntano più sul non-gioco che sul gioco. Col Carpi era andata male, stasera invece la pressione costante sfocia finalmente nel gol di Higuain, che di fatto chiude i giochi e regala al suo Napoli tre punti meritatissimi. Anche perché c’è ben poco da eccepire: il solito dominio assoluto del campo, i soliti movimenti senza palla, il solito fraseggio nello stretto che manda in bambola gli avversari. Ma la vera notizia sono i tre punti contro un’abituale bestia nera. Vincere queste partite
qui è un messaggio anche più chiaro delle vittorie contro le sette sorelle. E sì, la differenza nella corsa alle prime posizioni don Maurizio dovrà farla soprattutto in questi match qui.

 

 

di AntonioPapa (Twitter @antoniopapapapa – ShareSoccer @papalepapale)

 

 

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