Reina: “Sarri insegna calcio e sa come arrivare al calciatore. Dissi sì a De Laurentiis quando ancora non sapevo chi sarebbe stato l’allenatore”

NAPLES, ITALY - 2015/09/17: Pepe Reina of Naples team during the Europa League group D match against Brugge at the San Paolo stadium in Naples. (Photo by Circo de Luca/Pacific Press/LightRocket via Getty Images)

 

Pepe Reina, portiere e autentico leader del Napoli, ha rilasciato un’intervista ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport’:“Quello che conta è far bene ovunque. È chiaro che siamo ancora all’inizio, la corsa è lunga. Viviamo un gran momento, fisico e mentale.

Il segreto? Consideriamo tutte le avversarie allo stesso modo, al di là del loro valore. Tutti si chiedono il motivo dei nostri risultati. In effetti, abbiamo capito in poche settimane che cosa vuole l’allenatore da ciascuno di noi. Sarri è un uomo intelligente, sa arrivare al calciatore, sa come entrare nella testa e nel suo cuore. Poi, è uno che insegna calcio, che non ha paura di affrontarti e dirti le cose in faccia.

Sono qui per essere protagonista, dissi sì al presidente quando nemmeno sapevo chi sarebbe stato l’allenatore, col solo scopo di condividere il progetto. A questo gruppo ho portato la mia esperienza e la voglia di lavorare. Ora, tutti insieme vogliamo fare grande il Napoli.

Io leader? È bello che la gente mi veda come un esempio da seguire. La Serie A è senza padrone. Ci sono 4-5 squadre che possono vincere ed il Napoli è tra queste. Però, sarebbe una stupidata parlare adesso di obiettivi a lunga scadenza, il nostro unico scopo dovrà essere battere il Chievo. Certo, la Champions League mi manca e sono qui per giocarla il prossimo anno”.

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