Momento entusiasmante per il Napoli, un po’ meno per il Chievo. Domenica sera gli azzurri sfideranno a Verona i padroni di casa; un match che la tradizione dice non sia mai stato tranquillo per il Napoli. Nonostante l’evidente gap tra le due formazioni, infatti, il Chievo resta una squadra compatta e temibile, capace di mettere in difficoltà l’avversario. Ha avvisato tutti Maurizio Sarri: non sarà semplice, ma sarà importante. Importante continuare a tenere il piede pigiato sull’acceleratore e proseguire con il trend positivo delle ultime settimane. A maggior ragione, verrà posta particolare attenzione sul reparto arretrato, che ha subito otto reti in otto partite. Sta decisamente migliorando l’intesa e la forza dei singoli che costituiscono la linea ma altrettanto capita al Chievo, che conta lo stesso passivo del Napoli. Interessante, allora, sarà la sfida tra l’oramai immancabile difensore dei gialloblu, Bostjan Cesar, ed il riscoperto Kalidou Koulibaly.
STORIE INCROCIATE – Uno sloveno contro un senegalese: cultura ed anagrafe vogliono i due difensori distanti tra loro in ogni dimensione, se non fosse per il ruolo che entrambi ricoprono in campo.
Cesar è classe ’82 ed è sportivamente cresciuto alla Dinamo Zagabria, con la quale ha militato dal 1997 al 2005. Marsiglia, West Bromwich e Grenoble, prima di trovare completa stabilità col Chievo a partire dal 2010. Da quel momento ad oggi si è dimostrato una pedina importante per la formazione grazie alla sua imponente personalità nel reparto arretrato. Cesar è un difensore molto ruvido e difficile da affrontare, soprattutto fisicamente. Spesso e volentieri si diletta nella marcatura serrata ma è un elemento da non sottovalutare nemmeno nei calci piazzati o nei corner. Si è presentato al pubblico del Chievo il 24 ottobre del 2010, dopo l’approdo estivo in Italia, proprio con una rete. Forte nel colpo di testa e puntuale nel tocco della sfera. A 33 anni è ormai un giocatore formato ed una sicurezza, al punto da essersi guadagnato anche la fascia di capitano con la propria Nazionale.
Dall’altro lato del campo ad incrociare il giocatore sloveno ci sarà Kalidou Koulibaly. Se Cesar è la garanzia del Chievo, il senegalese è la novità e la sorpresa del Napoli. Che fosse un difensore dalle brillanti prospettive, era indubbio fin dal suo arrivo in azzurro, ma lo scorso anno ha giocato una stagione decisamente al di sotto delle sue possibilità. Sarri lo ha fin da subito etichettato come tra i migliori a sua disposizione, affermando anche che potrà essere parte del gruppo della top ten mondiale non appena smusserà ogni angolo. Come Cesar, anche l’azzurro è un difensore dalle spiccate doti fisiche e l’ottima velocità. Ciò che sta mostrando dall’inizio del campionato è un’intelligenza tattica non indifferente: riesce a leggere perfettamente i tempi di contrasto ed inserimento, e spesso e volentieri è l’autore del passaggio decisivo che permette alla squadra di costruire/completare anche l’azione offensiva. La sua carriera l’ha intrapresa facendo staffetta tra il Metz ed il Saint Dié. L’esplosione vera e propria è avvenuta però al Genk, in cui ha militato dal 2012 al 2014, prima che venisse tesserato dal Napoli. Koulibaly, classe ’91, ha poi scelto la maglia della Nazionale senegalese, nonostante avesse partecipato ai ritiri della Francia Under-20, paese di cui è naturalizzato.
NUMERI – Sesta stagione con il Chievo per Cesar, nelle quali ha totalizzato ben 54 cartellini gialli (di cui tre trasformati in rossi) e quattro reti. Considerato che ha quasi sempre indossato la maglia da titolare, il bilancio non è completamente negativo. Otto su otto le sfide di quest’anno per lui mentre sei sono state le partite giocate da Koulibaly. Nelle sue due annate con il Napoli, ha collezionato dodici ammonizioni, di cui una sola espulsione. Una rete per il difensore, nel corso del match dello scorso anno contro il Palermo disputatosi al San Paolo. Chissà che domenica non sia il giorno giusto per ripetersi. Buona fortuna!
di Sabrina Uccello (Twitter: @SabriUccello)