La terza giornata di Europa League è ormai alle porte. Domani il Napoli affronta il Midtjylland, squadra rivelazione di questo avvio di stagione europea e campione di Danimarca in carica. Nelle prime due giornate, proprio come gli azzurri, ha superato abilmente Legia prima e Club Brugge poi. In campionato viaggia a ritmi elevatissimi. Per Sarri e il suo Napoli è arrivato il momento della prova del nove.
STORIA. Club giovanissimo, il Midtjylland, fondato nel 1999 grazie alla fusione dell’Ikast e dell’Herning Fremad. Nel corso degli anni, le due compagini non avevano mai raggiunto risultati importanti, e fra di loro non è che scorreva tutto questo buon sangue. E infatti ci sono voluti 10 anni per trovare l’accordo fra le due parti. L’idea di fonderli è stata partorita principalmente da due personaggi chiave: Steen Hessel, che lavorava per la Mercedes, e dal “falegname” Johnny Rune. Al Midtjylland è bastato un anno per arrivare in Superliga, dopo una stagione in cui ha spazzato via ogni record di punti. Una breve ma intensa storia, dunque, consolidata dal titolo della passata stagione. Campione di Danimarca per la prima volta, in 16 anni di storia. Favola.
CURIOSITA’. Nel 2004 ha siglato un rapporto di collaborazione con la Dempo SC, società di calcio indiana con sede a Panaji. Non è tutto. Il Midtjylland, dopo aver superato facilmente l’ostacolo Lincoln, non è riuscito a raggiungere le fasi a gironi di Champions per un soffio, battuto dall’APOEL nel secondo turno. Ha superato, e abilmente, quello di Europa League, vincendo sul più quotato Southampton.
ALLENATORE. Dopo aver svolto una poco esaltante carriera di calciatore bazzicando fra Danimarca, Germania, Norvegia e Austria, Jess Thorup ha deciso di diventare allenatore. Prima all’Esbjerg, squadra del suo destino, con cui ha vinto una Coppa di Lega nel 2013, e poi con la nazionale danese under-20. Ottimi i risultati raggiunti alla guida dell’under-21 della Danimarca nell’ultimo europeo di categoria (eliminata alla semifinali). Subito dopo è arrivata la chiamata del Midtjylland, che ha deciso di puntare su di lui per sostituire Glen Riddersholm, uomo simbolo del club e fautore dell’incredibile successo della passata stagione.
ROSA.
Portieri:
Patryk WOLANSKI, Mikkel ANDERSEN, Johan DAHLIN.
Difensori:
Filip NOVAK, Kian HANSEN, Jim LARSEN, Francis DICKOH, Kristian BACH BAK, Patrick BANGGAARD, Rasmus LAURITSEN, Jesper LAURITSEN, Erik SVITACHENKO, Andrè ROMER.
Centrocampisti:
Awer MABIL, Babanjide DAVID, Daniel ROYER, Mikkel DUELUND, Kristoffer OLSSON, Tim SPARV, Jakob POULSEN, Eyjolfur HEDINSSON, Pione SISTO, Marco LARSEN, Jonas GEMMER, Rilwan HASSAN, Petter ANDERSSON.
Attaccanti:
Martin PUSIC, Marcos URENA, Paul ONUACHU, Morten RASMUSSEN.
COME GIOCA. 4-1-4-1
Andersen; Nielsen, Hansen, Sviatchenko, Novak; Sparv; Royer, Poulsen, Olsson, Sisto; Rasmussen.
Diamo uno sguardo ai numeri: in campionato 16 gol fatti (meglio solo delle ultime quattro in classifica) e solo 4 subiti. In Europa League: 4 fatti e uno solo subito. Dunque, squadra solida e compatta nella fase di non possesso. Non troppo prolifica, ma comunque pericolosa, in zona offensiva. Diverse volte è riuscita a portare a casa il risultato di misura: massimo risultato con il minimo sforzo, insomma. Difesa fisica e concentrata, centrocampo folto guidato dal mediano Sparv: in avanti l’esperienza e il lavoro di Rasmussen, in gol con il Legia, che con i suoi movimenti crea lo spazio per gli inserimenti dei centrocampisti. In particolare quelli di Pione Sisto, l’uomo di maggior qualità della rosa.
L’UOMO CHIAVE. Sì, Pione Sisto. Un nome decisamente originale, che sembra quello di qualche vecchio pontefice. In realtà è il nome di un calciatore veramente interessante: danese (nato in Uganda da genitori originari del Sudan) classe 1995, esterno o trequartista che veste la maglia del Midtjylland dal 2010, prima con le giovanili e poi in prima squadra dal 2013. Per lui 3 gol in campionato: due in campionato e uno in Europa League. Doti tecniche sicuramente sopra la media: repentino e abile nel dribbling. La difesa azzurra dovrà fare parecchia attenzione per limitare il suo raggio d’azione.
di Pasquale La Ragione (twitter: @pasqlaragione)
