GLI AVVERSARI – Capolista non per caso

Gli Avversari by Stefano Tomassetti
Gli Avversari by Stefano Tomassetti

 

Si ritorna in campo, finalmente. La Serie A riparte, e lo fa nel migliore dei modi: domani in campo Napoli e Fiorentina, due squadre che stanno vivendo un momento di forma veramente interessante. La viola è addirittura in testa alla classifica a +2 sull’Inter. Non era facile sostituire Montella, ma Sousa ci sta abilmente e riuscendo.

 

ALLENATORE. E’ arrivato a Firenze fra la curiosità di molti. L’addio di Montella aveva scosso un po’ tutto l’ambiente, ma il portoghese è riuscito a tranquillizzare e a conquistare tutti con simpatia e impegno. La Fiorentina lo ha voluto fortemente: qualche successo lo ha incassato, ma in Ungheria, Israele e Svizzera. Poi ci sono le dimenticabili esperienze in Inghilterra (con il QPR di Briatore, Swansea e Leicester). In quest’inizio di stagione ha dimostrato che forse i viola hanno avuto ragione a crederci. Interessanti intuizioni tattiche, ma anche quelle di mercato (Kalinic lo ha chiesto espressamente lui). Bravo nel non snaturalizzare una squadra incline ad un certo tipo di calcio grazie allo splendido lavoro del suo predecessore. Ma qualcosa di suo c’è, e non poco.

 

ROSA.

Portieri:

Luca LEZZERINI, Luigi SEPE, Ciprian TATARUSANU.

Difensori:

Ricardo BAGADUR, Manuel PASQUAL, Marcos ALONSO, Nenad TOMOVIC, Rodriguez GONZALO, Davide ASTORI, Moraes Junior GILBERTO, Facundo RONCAGLIA.

Centrocampisti:

Matias VECINO, Milan BADELJ, Marko BAKIC, Borja VALERO, Joan VERDU, Jakub BŁASZCZYKOWSKI, Josip ILICIC, Matias FERNANDEZ, Abdou DIAKHATE, Mario SUAREZ.

Attaccanti:

Ante REBIC, Giuseppe ROSSI, Nikola KALINIC, Khouma El BABACAR, Jaime BAEZ, Federico BERNARDESCHI.

 

COME GIOCA. 3-4-2-1

Tatarusanu; Roncaglia, Gonzalo, Astori; Blaszczykowski, Badelj, Vecino, Marcos Alonso; Borja Valero, Ilicic; Kalinic.

E sì, qualcosa di suo c’è eccome. Possesso palla sì, ma con una più rapida ricerca della verticalizzazione per scalfire le difese avversarie. Fondamentale il lavoro degli esterni: e Marcos AlonsoBlaszczykowski sono stati, finora, eccezionali. In particolare il primo, cresciuto in maniera esponenziale rispetto agli anni passati. Badelj e Vecino sempre pronti a lavorare in fase di interdizione per poi far ripartire l’azione affidando la palla alla tecnica cristallina degli uomini offensivi: ruolo chiave quello di Borja Valero, trasformatosi in vero trequartista aggiunto. Poi Ilicic o il talento di Bernardeschi per sfruttare i movimenti di quel cavallo pazzo che è Nikola Kalinic. Già sei gol per lui: i tifosi dell’Inter hanno ancora gli incubi.

 

L’UOMO CHIAVE. Ed è proprio il croato l’uomo più in forma fra i viola. Occhio però, perché la sua presenza al San Paolo è ancora in dubbio visto l’infortunio in Nazionale ancora da smaltire. Sousa spera di recuperarlo in tempo, ma nel caso è già pronta la carta Babacar. Davvero spumeggiante l’avvio di stagione per Marcos Alonso, condito anche da due reti nelle prime due giornate: sempre puntuale nell’attaccare, sempre puntuale nel difendere. Tanta gamba e pure buona tecnica. Insomma, un calciatore completamente diverso rispetto a quello di prospettiva delle annate passate. Altro grande merito del tecnico portoghese, che è riuscito a valorizzare al massimo le qualità dello spagnolo.

 

 

di Pasquale La Ragione (twitter: @pasqlaragione)

 

 

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