Intervistato da Il Roma, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha commentato ancora una volta la questione San Paolo: “A Napoli quando si parla del San Paolo è un po’ come affrontare la riforma costituzionale. E’ una questione sentita da tutti. Durante il Consiglio sono stati presentati ben 100 emendamenti, alcuni dei quali non fanno onore a chi li ha proposti. E’ stato fatto chiaramente ostruzionismo, così che la delibera non venisse approvata. Ci si volevano togliere dei sassolini nei confronti di De Laurentiis o miei, o per metterci in difficoltà. Resto certo però che la convenzione verrà approvata. La vera gara si giocherà il giorno dopo Napoli-Fiorentina, tra il club e il Comune. Parlo della discussione del progetto di De Laurentiis, che dovrà essere valutato sotto l’aspetto economico e della sostenibilità urbanistica“.
QUESTIONE ECONOMICA – Che si parli di fitto annuale del San Paolo o dei fondi da investire per il restauro, i dissapori paiono nascere sempre e soltanto in merito alla questione economica: “In seguito parleremo delle cose che vanno e che non vanno. Il progetto dello stadio ha un interesse sia architettonico che pubblico. Una prima valutazione dovrà essere positiva. I temi da valutare però sono tanti, dal numero di spettatori alla pista d’atletica, passando per le impiantistiche. De Laurentiis continua a sostenere che, una volta ottenuta la convenzione per 99 anni, esisterà soltanto lui. Così non può reggere. Al momento inoltre manca la sostenibilità economica. Non arriveremo alla fine del percorso fin quando non avrò visto la cifra adatta stanziata per il San Paolo”.