Pasquino, Pres. Consiglio Comunale: “Il Napoli ha avuto un trattamento di favore nel 2005, non si può dare il San Paolo al Napoli a costo zero”

SaN Paolo

 

Raimondo Pasquino, Presidente del Consiglio comunale di Napoli, è intervenuto sulle frequenze di ‘Radio Crc’: “I rapporti tra il Comune e il Napoli non so come siano, al momento stiamo discutendo la convenzione-ponte e oltre 90 emendamenti. Il mio compito è portare a compimento una delibera che in questo caso è discussa e combattuta per cui lo faccio con grande difficoltà. L’opposizione sta facendo dell’ostruzionismo, è saltato già due volte il Consiglio comunale e questo dimostra la difficoltà procedurale. Quando si parla di amministrazione ci sono sempre delle difficoltà, c’è qualcuno che vorrebbe utilizzare il San Paolo a costo zero. Stiamo discutendo di una convenzione datata 2005 giacchè in passato il calcio Napoli ha avuto un trattamento di favore vista la categoria in cui militava, ossia la serie C. Ora, si sta cercando, in attesa di una soluzione definitiva, di discutere sulla convenzione-ponte riconoscendo ugualmente una situazione di favore. 

I consiglieri comunali non sono amministratori per cui devono assumersi la responsabilità davanti alla corte dei conti del favore che si fa al calcio Napoli, se non motivato. E poi, se il Napoli non ha presentato il progetto per tempo, la colpa non può essere del Consiglio comunale. Ieri abbiamo sforato tutti i tempi, la chiusura del Consiglio era previsto per le 17.00 ed invece abbiamo terminato alle 20.00 per cui che il Sindaco per un impegno precedente abbia dovuto lasciare il Consiglio, non so che dire. A chi mi riferisco quando ho detto che qualcuno vorrebbe utilizzare lo stadio a costo zero? Mi correggo: non possiamo dare al Napoli lo stadio a costo zero. La gente sa bene che la convenzione-ponte va a modificare la convenzione che nel 2005 fu fatta quando il Napoli era in serie C. Sto semplicemente registrando i fatti dichiarati nel Consiglio comunale e che all’epoca aveva avuto una sollecitazione per favorire il club.

Da quello che leggo sui giornali, per 20 milioni si vorrebbe il San Paolo per 99 anni e questo nulla ha a che vedere con la convenzione. Non è vero che la convenzione-ponte è il preludio per la convenzione definitiva. Serve solo per traghettare questa fase in cui non ci sono rapporti codificati col calcio Napoli per portare poi alla stesura del contratto definitivo tra il Napoli e il Comune di Napoli per la questione relativa allo stadio San Paolo e non per la concessione. Abbiamo chiesto se il Napoli è in ordine con i pagamenti perché è ovvio che quando si hanno rapporti col comune le società e non solo quelle sportive,  non devono avere contenziosi tributari. C’è stato un ordine del giorno presentato da un consigliere dell’opposizione che ha chiesto di fissare il costo delle curve a 15 euro in ogni partita, a prescindere dall’avversario e dalla competizione. 

Vorrei che fosse chiaro: non ho partecipato alle commissioni né a riunioni riservate per cui non sono a conoscenza di fatti particolari. Accolgo gli interventi in Consiglio comunale e cerco di non sbagliare. Non abbiamo ancora deciso una data per il prossimo consiglio. Domani è convocata la riunione di capigruppo e in quell’occasione proporrò di riunire il consiglio per la questione San Paolo il 23 ottobre”. 

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