Elseid Hysaj, terzino destro del Napoli, è ospite del salotto di ‘Radio Kiss Kiss’ Napoli, emittente ufficiale del club azzurro: “Stiamo lavorando bene, ora siamo rientrati tutti dalle Nazionali e ci stiamo preparando al meglio per la gara di domenica. La Fiorentina non si trova lì in alto per caso, giocano molto bene e ci aspetta una gara difficile. Siamo in un momento positivo, già prima della gara col Milan. Ho letto che domenica contro i viola ci sarà uno stadio strapieno e per noi sarà fondamentale: i tifosi ci danno sempre una grossa mano. Per me che arrivo da Empoli l’emozione è tanta, c’è un affetto che non trovi in altre piazze.
MEGLIO DA TERZINO DESTRO – “Io con Sarri ho giocato spesso anche a sinistra, ovviamente però essendo di piede destro sull’out naturale mi trovo meglio. La difesa ora sta iniziando a capire i movimenti che chiede il Mister, completamente diversi da quelli a cui erano abituati i miei compagni. Ultimamente si sta vedendo il lavoro che facciamo in allenamento, sotto la guida attenta del Mister”
ALBANIA AGLI EUROPEI – “Qualificazione traguardo fantastico per me, per tutto il mio paese. Nessuno ci credeva, abbiamo raggiunto un obiettivo impronosticabile all’inizio”. Interviene al telefono anche Gianni De Biasi, tecnico dell’Albania: “Elseid è molto ambizioso, il fatto che arriva da Empoli per lui è un vantaggio perchè sa di dover dimostrare di meritarsi la maglia del Napoli. Per lui giocare in un club così importante non è un peso, è uno stimolo. E’ un orgoglio per me aver fatto esordire un calciatore così bravo. A Hysaj serve solo esperienza, perchè ha ottimi mezzi tecnici e fisici, inoltre ha tanta voglia di imparare, ha solo bisogno di spazio per dimostrare le sue qualità”.
GRUPPO FANTASTICO – “Mi hanno accolto tutti benissimo qui, anche i campioni che ci sono in squadra sono molto umili. Mi fanno sempre ridere e c’è sempre una grande armonia. E’ troppo presto per parlare di scudetto, servono piedi per terra e tanto lavoro. Si può però sognare il tricolore, senza mai pronunciare la parola però”.