Il San Paolo è senza dubbio tornato a essere l’argomento del giorno, ormai da qualche settimana. Si parla delle sue condizioni, del progetto e dei possibili sviluppi, con De Laurentiis e De Magistris che hanno dato vita a una schermaglia a distanza, che quest’oggi il presidente azzurro porta avanti in un’intervista a Il Mattino: “Voglio chiarire le cose in merito ai 20 milioni indicati dal sindaco. Io ho parlato in casa mia con De Magistris, alla presenza di Auricchio, che avrei voluto tirar fuori di tasca mia circa 20 milioni, spiegandogli però precisamente quali fossero le mie intenzioni. Gli ho mostrato un appunto con un elenco di 30 interventi e li abbiamo commentati tutti. Mi espresse la sua soddisfazione per la volontà di tirar fuori tanti soldi in un momento storico del genere. Non fece obiezioni, ma ora pare abbia cambiato idea. Liberissimo di farlo, ma deve spiegarmi perché l’abbia fatto. Inoltre è ingiusto dire che la mia proposta conti “solo” 20 milioni. Ci saranno degli investitori per le aree commerciali, che devono essere ancora contrattualizzati, ma conto di farcela. Non è però colpa mia se in molti scappano se sentono la parola Napoli. Molti stranieri, interessati all’inizio, s’informano e declinano l’invito. Se fossi il sindaco mi preoccuperei di cose del genere, e non di far polemica con la società Napoli”.
PIANO B – De Magistris ha reso chiara l’idea di voler chiudere la questione San Paolo entro la fine del 2015, con o senza De Laurentiis, paventando l’esistenza di un secondo scenario per la ristrutturazione dell’impianto: “Sono curioso di sapere chi sono gli imprenditori di cui parla De Magistris e quanti soldi sarebbero disposti a tirar fuori. Tra il dire e il fare, c’è di mezzo il mare. Al Comune continuano a spararci contro, e così è difficile puntare in alto. A me il sindaco sta simpatico. L’ho incontrato, ci siamo parlati e abbiamo raggiunto un’intesa, stringendoci la mano. La sua parola però non è stata mantenuta. Non so però se è stato lui a cambiare idea o se è la macchina amministrativa che sabota ogni prospettiva“.