Che bel Napoli. Solo così può iniziare l’analisi di una gara che gli azzurri hanno dominato per larghi tratti, mettendo alle corde una Juventus che sembra lontanissima parente della cannibale degli scorsi anni. La palla gira, dietro i meccanismi si affinano sempre più, e poi ci si mettono i singoli a dare pepe alla situazione. Splendida azione sul gol di Insigne, magia di Higuain in occasione del raddoppio e tante altre occasioni per rimpinguare il bottino. Il Napoli di Sarri prende forma: finalmente ci si inizia a divertire.
Reina 6 – Sembra incredibile da dire, ma anche la Juve fino al gol non fa neppure un tiro in porta. Un paio di parate delle sue, poi poche occasioni di mettersi in mostra. Sta diventando una piacevole abitudine.
Hysaj 6,5 – Nel primo tempo lascia qualche spazio di troppo, creando qualche grattacapo ai suoi. Ma le chiusure in anticipo e le ripartenze di gran carriera, con relative sovrapposizioni a Callejon per arrivare sul fondo, dimostrano che il ragazzo sta crescendo, e bene.
Albiol 6,5 – A parte qualche disimpegno un po’ così sta ritrovando la sicurezza dei tempi migliori, complice anche la crescita al suo fianco di Koulibaly. Resta da capire chi dei due stia giovando di più all’altro, ma francamente se giocano così ci interessa poco.
Koulibaly 6,5 – Una follia verso la fine del primo tempo rischiava di rovinare una partita fatta di anticipi superbi e chiusure da applausi, in qualunque zona del campo.
Ghoulam 6 – La presenza del solo Padoin sulla destra della Juventus lo incoraggia non poco. L’algerino arriva spessissimo sul fondo creando superiorità numerica, ma il tallone d’Achille è sempre la fase difensiva: sul gol di Lemina in pratica stava marcando Koulibaly.
Allan 7 – Martella come un picchio, scodella palloni interessanti, attacca lo spazio con una cattiveria bestiale. Non si ferma mai, è sempre dove deve essere e ‘rischia’ di segnare anche stasera. Peccato per quel passaggio sbagliato a pochi minuti dal 90′, poteva mandare in gol Callejon, ma sarebbe davvero ingeneroso bacchettarlo per una quisquilia del genere. Signori, che giocatore.
Jorginho 6,5 – Qualche appoggio lo sbaglia, ma anche stasera si dimostra lucido e quasi mai scomposto, padrone della situazione come mai prima in maglia azzurra. Valdifiori deve stare molto attento perché il brasiliano è determinato a rubargli il posto, stavolta definitivamente.
Hamsik 7 – Un Hamsik così sontuoso non si vedeva da un pezzo. Dirige l’orchestra con sicurezza crescente, fa legna a metà campo ma trova sempre il modo di imbeccare il compagno libero con filtranti sempre intelligenti, senza disdegnare l’inserimento. Prestazione da leader, ma soprattutto da campione. (Dal 79′ David Lopez sv).
Callejon 6,5 – Ormai la metamorfosi da secondo attaccante a quarto centrocampista è definitivamente completata. Si inserisce solo quando deve, ingaggia con Evra un duello fatto di controllo reciproco e pure qualche scaramuccia. Tatticamente preziosissimo.
Higuain 7 – Dimostra di essere in palla già quando manda per prati Chiellini a più riprese, poi fa capire di essere piuttosto ispirato quando propizia il gol del vantaggio di Insigne. Poi decide che è il momento di mettersi in proprio e gli capita per le mani il malcapitato Padoin. Palla da una parte terzino dall’altra, e l’incrocio col sinistro a demolire Buffon. Sì, avete capito bene: col sinistro. Calciatori come lui non si fanno troppi problemi sulla soluzione utile per concludere. (Dall’84’ Gabbiadini sv)
Insigne 7 – E’ la partita di Lorenzo. La sente, fiuta odore di sangue fin da qualche settimana fa, con quelle dichiarazioni che erano tutto un programma, alla faccia dei pettegolezzi di ‘juventinità’ latente. Aggiusta la mira un paio di volte, poi trafigge Buffon dopo uno scambio in punta di fioretto con Higuain. Quella corsa sotto la curva toglie ogni dubbio residuo, poi ci si mette la sfortuna: distorsione e cambio immediato. Speriamo non sia niente di grave, questo Napoli ha sempre più bisogno del suo scugnizzo. (Dal 40′ Mertens 5,5 – Non entra in partita come al solito, sembra voler strafare, forse perché ha capito che in questo momento parte un pizzico dietro ai compagni di squadra. Purtroppo così non dimostra a Sarri che si sta sbagliando).
All. Sarri 7 – Nella serata più importante di tutte sfodera la prestazione più bella possibile contro una Juve un po’ in difficoltà fin dall’inizio. Il Napoli è padrone del campo per larghi tratti, domina in lungo e in largo e si porta in vantaggio meritatamente, e altrettanto meritatamente raddoppia in quello che forse era il miglior momento dei bianconeri fino a quel momento. Poi la disattenzione difensiva che complica un po’ le cose, ma i suoi tengono botta fino alla fine cercando anche il 3-1, proprio come una big. Ora deve iniziare a far punti anche con le piccole e poi sarà davvero il ‘suo’ Napoli.
di AntonioPapa (Twitter @antoniopapapapa – ShareSoccer @papalepapale)