Una vita di gavetta per Fabrizio Castori, alle prese con la sua prima stagione in Serie A a 61 anni. Il tecnico del Carpi, che non è ancora riuscito a trovare la quadratura del cerchio della sua squadra, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di domani contro il Napoli: “Dopo la partita con la Fiorentina, la società ci ha detto di non parlare. Per me è un ko immeritato: da parte nostra è stata una grande partita, non ci hanno concesso il rigore ed hanno segnato una rete fortunosa”.
NAPOLI. Inutile piangere sul latte versato. La partita con la Fiorentina è ormai archiviata e domani si torna già in campo. Di fronte ci saranno gli azzurri, che vengono dalle due splendide prestazioni contro Club Brugge e Lazio. Ecco il pensiero di Castori: “Il Napoli è una formazione di caratura europea, tra l’altro in grande condizione e con un grande attacco. Sono da Scudetto, ma abbiamo la consapevolezza di potercela giocare. Domani non ci sarà Marrone”.
SARRI E GIUNTOLI. Due carriere simili, quelle di Sarri e di Castori. Per il tecnico del Carpi è un onore essere paragonato all’ex Empoli: “Abbiamo fatto entrambi la gavetta nella serie minori e sono orgoglioso di essere un simbolo per gli allenatori di categorie inferiori, soprattutto per chi sogna un giorno di allenare in Serie A”. E come dimenticare Giuntoli, oggi ds azzurro l’anno scorso al Carpi: “Di Cristiano posso parlare con stima ed affetto: saremo avversari per 90 minuti, vorrà sicuramente vincere, ma l’amicizia resta”.
