Sarri: “Peccato per le curve chiuse. Non è il modulo a decretare la mancanza di reti subite”

NAPOLI, ITALY - SEPTEMBER 17: Napoli's coach Maurizio Sarri looks on during the UEFA Europa League match between Napoli and Club Brugge KV on September 17, 2015 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
NAPOLI, ITALY – SEPTEMBER 17: Napoli’s coach Maurizio Sarri looks on during the UEFA Europa League match between Napoli and Club Brugge KV on September 17, 2015 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

 

 

Il suo Napoli vince e convince. 5-0 contro il Club Brugge che esalta i tifosi presenti al San Paolo e potrebbe rilanciare la squadra anche in campionato, dove la partenza è stata stentata. Sarri commenta così il match ai microfoni di Sky: “Sarebbe stato più bello se le nostre curve non fossero state chiuse. Mi avrebbe fatto piacere e di certo avremmo avuto emozioni più forti. Loro hanno sofferto molto le condizioni climatiche. Un punteggio del genere è una soddisfazione per tutti i ragazzi, soprattutto i nostri difensori che non hanno preso gol. E’ un’iniezione di fiducia. Non credo sia il modulo a decretare il fatto di non prendere gol. Questo modulo in particolare può aiutare i nostri centrocampisti interni nel dispendio d’energie, ma ogni modulo può andar male senza sacrificio e abnegazione. Per il discorso terzini ripeto che Ghoulam ha grande qualità, ma ha qualche problemino in fase difensiva. Ha un gran piede e un buon dinamismo. Sta lavorando per migliorare. Noi però non necessitiamo di una grande spinta dai difensori esterni. Loro devono soltanto pensare alla fase difensiva. Se continua così però può crescere ulteriormente. La differenza con Empoli è che il filtro del centrocampo è stato meno efficace rispetto a stasera, mettendo in difficoltà la linea difensiva. Spero questa vittoria ci dia autostima ed energia, ma io non ho mai visto la squadra abbattuta. Sapevano però che in ogni gara mancava intensità. Abbiamo giocato bene per degli spezzoni di gara. In tutte e tre gara ci siamo poi fermati. Ritengo che questa squadra debba diventare soltanto in parte una squadra ”di Sarri’, dato che in allenamento ho visto che questo è un gruppo ricco di talento, e spesso sono i grandi calciatori a fare grandi gli allenatori. Su Maradona non riuscirete mai a farmi dire qualcosa di negativo. Era e resta il mio idolo“.

 

 

 

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