A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Giandomenico Mesto, ex calciatore del Napoli attualmente svincolato: “Da ex giocatore e anche da tifoso spero sempre che le cose vadano al meglio per il Napoli. E’ chiaro che chi ama il Napoli si aspetta che si vinca tutte le domeniche, ma non è facile e speriamo che le cose possano andare sempre meglio. Il Napoli ha cambiato tanto, il campionato mostra come anche le squadre più piccole sono organizzate e difficili da affrontare per cui questo inizio stagione ci può stare. Oltretutto non è accaduto solo al Napoli, ma sono certo che le cose andranno meglio vista anche la rosa azzurra. La partita che ricordo con maggiore piacere? Quella del San Paolo contro il Wolfsburg, la squadra più forte che abbiamo incontrato. Non fu semplice, ma passare il turno contro una bella squadra è sempre una soddisfazione maggiore. L’amarezza invece sta nella semifinale persa contro il Dnipro, avevamo il traguardo a portata di mano ma non si è concretizzato. Eravamo tutti consapevoli di avere le capacità ed il talento per proseguire l’avventura europea, ma sono certo che quella partita servirà da esperienza. Il Napoli è forte, ma il calcio ci ha insegnato che mettere insieme grandi giocatori non è sinonimo di vittoria. Spesso capita, ma non sempre. Serve solo un po’ di tempo, poi i risultati arriveranno. Non so quale traguardo si possa raggiungere, ma sono certo che il Napoli punterà sempre al massimo. Strinic? Parto da un presupposto: chi gioca nel Napoli ha delle capacità importanti, poi credo sia semplice il discorso relativo alla fase difensiva. Non si parla di singoli giocatori, ma di gioco di squadra perché gli errori individuali capitano e si possono correggere con l’applicazione, ma è tutto il gruppo che può migliorare la fase difensiva col lavoro e la concentrazione. Poi è chiaro che ogni giocatore ha attitudini diverse anche perché essere completi e dare il massimo in ogni partita non è semplice. Il rimpianto è quello di non essere rimasto a Napoli e non l’ho mai nascosto. Sono affezionato alla squadra, ai colori, alla città e quando si gioca nel Napoli si diventa anche tifosi della squadra. Ho vissuto una bellissima esperienza una azzurro, ma poi le strade si sono divise e resta l’affetto ed il tifo per questa squadra e per i miei compagni. Il mio futuro? Mi sto allenando e attendo lo sviluppo di alcune situazioni“.