Nuovo anno, nuove sfide.
Parte da questa settimana, dalla terza giornata di campionato, la nuova rubrica di Napolicalciolive.com che tenta di ragionare e far ragionare sui duelli che si verificheranno tra i giocatori in campo in occasione di ogni nuova partita. Calciatori che si confrontano con avversari per caratteristiche, similitudini, differenza e storia.
Questa settimana la squadra di Maurizio Sarri sarà ospite ad Empoli, in casa proprio dell’ex formazione del tecnico, che prosegue anche sotto la guida di Marco Giampaolo il percorso cominciato dal toscano. Cambia in parte l’idea di gioco e il dialogo tra i giocatori, ma l’impostazione di base resta piuttosto simile, anche grazie ad alcuni interpreti che rendono realizzabile e fruttuoso il ben noto 4-3-1-2; perché quando tutto si rivoluziona, anche in corso d’opera resta un perno fisso: il trequartista, a Napoli come ad Empoli.
STORIE INCROCIATE – Sarà stata un’annata piuttosto buona il 1991: molti degli ultimi talenti sfornati dal calcio italiano sono nati sotto una stella comune. E’ successo a Lorenzo Insigne e Riccardo Saponara: entrambi in attesi al salto di qualità decisivo, entrambi cresciuti nei vivai nostrani (Empoli per il secondo, Napoli per il primo), entrambi con tanta gavetta alle spalle prima della grande chance.
Entrambi, poi, convocati con l’Under-21 italiana nel 2011 ed ogni volta sempre più vicini alla convocazione definitiva con quella maggiore.
Saponara ha vestito le maglie di Ravenna, Milan ed Empoli dal 2008 ad oggi. Il passaggio in rossonero sembrava poter essere il definitivo trampolino di lancio ed in parte lo è stato, ma i toscani hanno pensato di reintegrarlo in squadra e ad oggi ne è un perno inamovibile.
Storie di fiducia anche per Insigne, ha cominciato col Napoli ed ha finito con il Napoli, passando per Cavese, Foggia e Pescara. E’ stata proprio quest’ultima avventura abruzzese, soprattutto in B, a metterlo sotto i riflettori del grande calcio ed a convincere gli azzurri che fosse giunto il momento di richiamarlo in squadra.
NUMERI – Il talento del giocatore originario di Forlì è venuto definitivamente fuori proprio grazie all’impegno di Maurizio Sarri, che lo ha attentamente studiato prima di posizionarlo nel suo scacchiere. Saponara è un trequartista, che tende a controllare il pallone più che ad aggredirlo e semplicemente lanciarlo in avanti, ragion per cui spesso gli vengono attribuite anche doti difensive. Negli ultimi tempi della sua formazione è stato avvicinato di più alla porta avversaria per sfruttare il buon tiro e le ottime capacità nell’uno contro uno. Oltre al ruolo di perno davanti al centrocampo e dietro l’attacco, può essere schierato anche come ala destra. Tecnicamente il giocatore dell’Empoli è piuttosto preparato e può contare anche sulla buona corsa. Rispetto agli anni del debutto, infine, anche la media goal ha trovato il suo picco: 7 le reti nelle 17 presenze della scorsa stagione, e 2 nei 2 match disputati per l’annata 2015-2016: un inizio che promette piuttosto bene. Tutta un’altra storia quella di Lorenzo Insigne: la veste di trequartista è un esperimento piuttosto recente, che ha chiesto in prima persona al neo-tecnico di attivare. Il giocatore napoletano è più biologicamente attaccante. La sua professione principale è stata quella di esterno d’attacco/seconda punta. L’ottimo dribbling e la buona propensione a corsa e tiro gli hanno garantito una certa credibilità in tale posizione. Tuttavia l’arrivo di Maurizio Sarri e la nuova collocazione del sistema di gioco ha risvegliato in lui la possibilità di provarsi in una nuova posizione, grazie ai buoni spunti per i compagni e le accelerate in avanti. Solo 3 reti nei 20 match della passata stagione a causa di un infortunio che gli ha sottratto per lungo tempo le gioie del campo.
Numeri che sembrano favorire al momento Saponara, ma la strada e lunga ed Insigne sembra essere tra i migliori allievi di Maurizio Sarri.
di Sabrina Uccello (Twitter: @SabriUccello)