BABY FENOMENI – Ezequiel Cerutti, la plata dell’Estudiantes

Sono trascorse 23 giornate dall’inizio del corrente campionato argentino e le figure da guardare col binocolo sono già state più che individuate. L’attenzione maggiore, come sempre, è rivolta al reparto che cattura di più la nostra vista: l’attacco. In diversi sono i giocatori interessanti ed a La Plata ne hanno più di un paio. A sorprendere è stato, tra questi, Ezequiel Cerutti, folletto del reparto avanzato che incanta il pubblico biancorosso che le sue giocate al volo, sulle quali pochi mesi fa aveva messo gli occhi in Italia la scaltra dirigenza del Torino.

BIOGRAFIA – Nato a Junin in Argentina il 17 gennaio del 1992, Cerutti muove i primi passi nel mondo del calcio nelle fila del club della città: il Sarmiento, della terza divisione argentina all’epoca. E’ con gli stessi biancoverdi che nel 2009 debutta nel calcio professionale. Tutti i primi anni della sua carriera li svolge nello stesso club, fin quando l’Olimpo nel 2013 ne acquisisce il cartellino. Basta un anno in una realtà di importanza leggermente superiore per guadagnarsi le occhiate indiscrete delle big del Paese, tra cui l’Estudiantes che vince la concorrenza portandolo in squadra per soli 500.000 euro. Nella sua prima stagione con la squadra di La Plata ha dovuto fronteggiarsi con un gruppo ben folto, ma è riuscito ad ogni modo a guadagnarsi la titolarità nella maggior parte delle occasioni. Per quanto riguarda la stagione attuale il tecnico Gabriel Milito lo considera indispensabile nel suo schema: al momento conta in quest’anno 20 match all’attivo su 23 totali in campionato.

CARATTERISTICHE – Per i nostalgici e gli amanti delle analogie questo corridore del campo verde ricorda da vicino un altro Ezequiel, Lavezzi. Pur non essendo un abile finalizzatore e/o cecchino da area di rigore, Cerutti è preziosissimo nel reparto avanzato. La sua spinta, la corsa e le intelligenti verticalizzazioni rendono difficile agli avversari il compito di contenerlo. Nel corso della sua ascesa nel mondo del calcio ha affinato le proprie doti, tra cui principalmente la duttilità. Riesce a districarsi benissimo nello stretto ed è veramente una pedina instancabile. Attualmente l’argentino gioca in un 4-2-3-1 come ala destra alle spalle della prima punta, ma può essere sistemato facilmente anche sull’out sinistro. Il costo del cartellino non è elevato (supera di poco il milione di euro) e ben presto Cerutti è destinato a lasciare l’America Latina. Che sia la volta dell’Italia? I granata ci hanno provato, ma qualcosa sussurra che non saranno i soli.

 

di Sabrina Uccello (Twitter: @SabriUccello)

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