PAPALE PAPALE – Seven Nation Army

Papale Papale by Stefano Tomassetti
Papale Papale by Stefano Tomassetti

 

I’m gonna fight ‘em off. Sarebbe bello che quest’anno il Napoli avesse davvero l’animus pugnandi di Jack White e dei White Stripes. In realtà il pezzo ‘mondiale’ noto ai bovini come “Poppoppoppò” è contro la guerra, non a favore, ma l’esercito a disposizione di Sarri quest’anno dovrà lottare ogni settimana come se ci fossero gli alieni a minacciare l’incolumità loro e dell’intera città. Un esercito di sei-sette nazioni, più qualche altra alleata importante. Vediamo come sono andati i nostri in giro per il mondo e come si ripercuote sul morale della truppa.

 

L’ITALIA E GLI ITALIANI – La sosta per le Nazionali ci impone un po’ di allegro cazzeggio, non potendo parlare di news Napoli ci conviene lasciarci andare a ghirigori sul più e sul meno, giusto per passare il tempo in maniera un po’ diversa. Sette nazioni principali più altre di contorno, così possiamo sintetizzare la rosa azzurra. Partiamo dall’Italia, naturalmente. Non è semplice per Sarri tener fuori un Gabbiadini così, quell’incrocio dei pali contro Malta grida ancora vendetta. Allo stesso modo per Conte non sarà semplice tenere in panca l’Insigne visto contro la Samp. Mirko Valdifiori deve trovare le misure al San Paolo, poi potrebbe giocarsi qualche chance ‘europea’. Come lui anche Christian Maggio, che però sembra al capolinea della sua esperienza con la Nazionale. Nel frattempo cresce bene Luperto, impiegato nella Nazionale Under 20 che ha perso contro la Germania. Sarri lo segue con attenzione, scommettiamo che se dimostra il suo valore non avrà paura di lanciarlo nella mischia.

 

IL RESTO DELL’ESERCITO – Dagli altri notizie agrodolci. Bene Chiriches, che contribuisce a mantenere inviolata la porta della Romania nello 0-0 con l’Ungheria utile per il secondo posto dietro all’Inghilterra già qualificata. La Slovacchia di Hamsik (in ombra e sostituito) cede campo e primo posto in classifica alla Spagna ‘orfana’ di Reina, Albiol e Callejon. Il Belgio batte la Bosnia 3-1, ma il Galles continua a fare da battistrada, e per di più Mertens vede ben 89 minuti dalla panchina. Peggio ancora per Hysaj, neanche un minuto per lui con l’Albania, Higuain invece l’Argentina non l’ha proprio raggiunta causa febbre, manna dal cielo per Sarri che lo sta recuperando fisicamente. Un’occasione per tirarlo a lucido in una fase cruciale.

 

SORRISI CHE CI VOLEVANO – Poi c’è chi attraversa un periodo particolare e in Nazionale sta ritrovando un po’ di morale. Esordio col Senegal per Kalidou Koulibaly, che ha rinunciato alla Francia e ora finalmente può trovare minutaggio prezioso anche con le caps internazionali. Bene anche il social-addicted Ghoulam, altro elemento da recuperare assolutamente, che mostra tutta la sua felicità su Instagram per la convocazione con l’Algeria. Mezz’ora con l’U21 inglese per Chalobah, partita non indimenticabile ma minuti preziosi per un calciatore tutto da scoprire. Ma ci interessa soprattutto la Colombia, la nostra ‘settima’, perché Zuniga può essere il vero acquisto in extremis del calciomercato Napoli. Con la Nazionale Camilo si rigenera sempre, speriamo sia il primo passo di un nuovo inizio. Sperando che un calciatore come lui possa tornare importante in quest’annata particolare, sperando che recuperi il sorriso e aiuti a ritrovarlo anche ai tifosi azzurri. Sperando che si possa tornare a festeggiare e a cantare “Poppoppoppò”. Pardon, Seven Nation Army.

 

Di AntonioPapa (Twitter @antoniopapapapa – ShareSoccer @papalepapale)

 

 

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