a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
Due gare, un solo punto. Tre gol fatti, ma quattro subiti. Hamsik e Higuain protagonisti, ma una difesa che sembra fare acqua da tutte le parti.
Luci ed ombre quelle del Napoli di questa prima parte di campionato; anzi, di questo timido avvio, perché sembra già troppo complicato parlare dopo i primi 180′ di questo campionato.
Ma, ad una settimana dal terzo turno e nel bel bezzo della sosta delle nazionali, perché bisogna credere ancora in questo nuovo corso azzurro?
1 – Perché pensare di aver capito una stagione intera dopo appena due gare, è eccessivo. Il Napoli ha collezzionato un punto, vero, ma anche in giro per l’Italia e l’Europa qualcuno è partito ‘non bene’ come gli azzurri. Chiedete alla Juventus pluriscudettata che è addirittura dietro, chiedete al Chelsea di Mourinho, oppure al Real dell’ex Benitez che s’è rifatto solo nella seconda gara, visto che aveva debuttato con uno 0-0 che fa tanto strano per un tifoso madridista.
2 – Perché Sarri ha già dimostrato che le sue squadre vengono fuori alla lunga: condizione fisica, ma soprattutto schemi e alchimia.
Tutto il gruppo azzurro ha bisogno di un po’ di tempo ancora per assimilare al meglio quelle che sono le disposizioni del nuovo tecnico.
3 – Perché il campionato è ancora lì, non è scappato e non scapperà. La Roma ha 4 punti, il Milan 3 come la Lazio e la Fiorentina, la Juve 0. Solo l’Inter è a punteggio pieno, ma non deve spaventare.
4 – Perché il Napoli non è ancora al completo: molti giocatori sono ancora sotto l’effetto della preparazione atletica. Ragazzi come Gabbiadini, Ghoulam o Allan, che saranno fondamentali in questa stagione, stanno ritrovando solo pian piano la migliore condizione.
5 – Perché se anche dalla gara con la Samp è venuto un solo e deludente punto, per oltre cinquanta minuti la squadra ha mostrato gioco e qualità, e non è un caso.
La continuità verrà col tempo, gli allenamenti e la migliore condizione.
E dopo la sosta potrà esserci la prova del nove.