Tutti i tasselli al posto giusto, o quasi. Restava semplicemente da consegnare alla Lega Calcio il contratto entro le 23 per regalare a Sarri il rinforzo per il centrocampo, Roberto Soriano. E invece tutto è sfumato: all’aria ore di trattative e convincimenti. La Sampdoria ha già comunicato le proprie ragioni, e ora ci ha tenuto a farlo anche De Laurentiis in un’intervista a ‘Radio Kiss Kiss’. Per il presidente azzurro non c’è bisogno di fare drammi: “Non c’è da essere delusi. Il signor Soriano non è mai stato del Napoli. Per mesi l’abbiamo cercato e per mesi lui era del Milan, essendo legato a Mihajlovic. Non voleva saperne nulla di Napoli. Credeva Mihajlovic avrebbe convinto il Milan all’ultimo momento, ma alla fine loro hanno preso Kucka dal Genoa, e allora io, avendo avuto sempre un buon rapporto con Ferrero, ho approfittato della gara al San Paolo per parlare con lui. Gli ho chiesto di portare Soriano da me, prima di andare a fare l’antidoping. Abbiamo dato inizio alla trattativa, portandola avanti nei giorni successivi. Ieri abbiamo avuto il suo ok”. Immancabile, poi, l’attacco alle istituzioni: “La Lega è la negazione del supporto ai club, quando invece dovrebbe essere la nostra casa. Perché non chiudere alle 24? Ma poi, se noi siamo d’accordo e ci stringiamo la mano, e scriviamo un memo certificato inviato via fax, quello deve fare fede. Poi nei giorni successivi si possono fare i contratti. Alle 22.20 abbiamo avuto l’ok, intrecciando l’arrivo di Soriano e il prestito di Zuniga. Sono contratti lunghi da risolvere. Io sono rimasto dalle 17 alle 22 a discutere e negoziare. Ho chiamato anche Tavecchio per parlargli della rimozione del limite d’orario alle 23. Mettiamo un notaio, un organo che certifichi che un contratto è stato chiuso anche a livello verbale entro le 23. Poi la burocrazia può essere risolta per bene nei giorni successivi”. Si chiude, dunque, con un nulla di fatto. Soriano al Napoli, però, non è un discorso archiviato: “Ci siamo detti di rivederci a gennaio e concludere allora. Non cambia nulla”.
IL MERCATO. I tifosi non sono soddisfatti: e il non arrivo di Soriano non ha fatto altro che aumentare il malumore. De Laurentiis fa le sue valutazioni: “Questa squadra ha trattenuto i suoi gioielli. Avevo offerte per un totale di 98 milioni. E’ come se avessi già fatto un mercato di questo valore. Se io offro 28 milioni per Romagnoli e mi rispondono che devono venderlo altrove (per 25 tra l’altro), non posso farci molto. La Juventus mi ha offerto 25 milioni per Hamsik, io gli ho detto che non mi hanno voluto dare né Sturaro né Rugani, quindi potevano andare a prendersi pure Hernanes. Questa rosa attualmente deve assimilare il gioco di Sarri, perché con la difesa alta consumi più energie, e inoltre si è passati a due allenamenti con 40 gradi all’ombra”.
OBIETTIVI. Inutile piangere sul latte versato: il calciomercato ha ormai chiuso i battenti, ora c’è da pensare solo al campo e al raggiungimento degli obbiettivi. Ma quali sono? Il patron partenopeo la pensa così: “Guardiamo anche gli altri, perché il nostro destino dipende anche dai risultati delle avversarie. Per me Sarri può perderne anche 5 di gare, cosa che non gli auguro. Quando l’ho preso sapevo che non si poteva vincere tutto e subito, ma di certo chiamare un altro tecnico non mi garantisce di vincere immediatamente. La Juve, come altre, non è partita come doveva. Io vorrei avere questa conversazione con i tifosi tra sei settimane. Se Radio Kiss Kiss facesse un concorso e portasse in radio sei tifosi, potremmo fare una tavola rotonda per discutere, senza far casino”.
DIFESA. A inizio mercato c’era uno e un solo imperativo categorico: rinforzare la terza linea, punto debole del Napoli di Benitez. E’ arrivato Chiriches, e poi niente più. “Comprare tanto per comprare è inutile. Il problema è che se non ti danno Rugani e Romagnoli, non saprei quali siano altri difensori d’ottima qualità. Noi poi giochiamo sulla palla e non sull’uomo in difesa, e dunque è ben più faticoso. Per questo abbiamo una rosa al momento che dura meno. Proprio per questo a volte sei costretto a fare cambi in difesa e non in attacco, così da farli rifiatare”.
CHALOBAH. Gli azzurri hanno chiuso la campagna acquisti con l’arrivo del centrocampista della Sierra Leone (naturalizzato inglese) dal Chelsea. Nessun diritto di riscatto: prestito secco. “Sarri è molto severo e non usa Strinic perché ha solo 20 allenamenti e non 40. Dunque Chalobah sarà arruolabile magari tra un mese. Il Chelsea però non ha voluto darci l’opzione per il rinnovo o il riscatto. Se però sarà valido, andremo all’attacco”.
ORGANIGRAMMA. Qualcuno si lamenta: il Napoli è povero di dirigenti. De Laurentiis chiarisce così: “Chiavelli rappresenta Marotta, Giuntoli Paratici. Tutto ciò che vorrei fare è creare una rete di collegamenti intorno al Napoli, dando vita a un cento con 10 campi di calcio, la scuola e l’albergo per chi viene da fuori zona. E’ un discorso che andrà ad abbinarsi a quello del San Paolo. Spero mi facciano lavorare”.