Rocambolesco inizio di campionato per le big italiane. Dopo un dispendioso mercato estivo, che indubbiamente (e finalmente) ha innalzato il tasso qualitativo, hanno sorpreso tutti le sconfitte di Juve, Napoli e Milan così come il pareggio della Roma. Sorride solo l’Inter di Mancini, che vince all’ultimo minuto con una giocata del neoacquisto Jovetic. Il risultato più roboante lo mette a segno la Samp contro la matricola Carpi (5 a 2 il risultato finale). Male gli esordi in Serie A anche di Frosinone e Bologna, sconfitti rispettivamente da Torino e Lazio.
Nuovo campionato, vecchi problemi: la difesa del Napoli fa sorridere gli avversari e fa piangere i tifosi. Nemmeno la cura Sarri è riuscita a migliorare le gravi defezioni del reparto arretrato, il Sassuolo ha passeggiato sulle macerie che restano di una difesa da rifare completamente. Albiol sembra confuso e spaesato, Hysaj non è ancora da Top Club, mentre Maggio e Chiriches provano a limitare i danni: Giuntoli è alla spasmodica ricerca di un centrale e un terzino. La difesa non si muove in sintonia, il centrocampo non aiuta e l’attacco non sa cosa fare: 2 a 1 è un risultato bugiardo, il Sassuolo avrebbe meritato di più. Lampante è il segnale lanciato dai tifosi: il progetto di De Laurentiis (l’unico sul banco degli imputati) non convince più nessuno. I soli 4mila abbonati (peggio ha fatto solo il Carpi!) ne sono una chiara dimostrazione. I tifosi sono in rotta con la società, solo un ‘miracolo sportivo’ potrà ricucire il rapporto. E se quel miracolo non arriverà da una campagna acquisti anche quest’anno votata al risparmio, ci dovrà pensare proprio Sarri. Magari già da domenica prossima contro la Samp.
Parte male anche la scudettata Juve, che con gli addii di Pirlo, Tevez e Vidal ha perso la spina dorsale del vecchio progetto. La sensazione è che sarà un campionato molto più equilibrato. L’Udinese si difende per tutta la gara e poi decide di colpire in contropiede portando a casa la vittoria. Il Milan viene surclassato dalla spumeggiante Fiorentina di Paulo Sousa, mentre la Roma non va oltre il pareggio in casa del Verona. Garcia è già sulla graticola, i tifosi non gli perdonano alcune scelte tecnico-tattiche (vedi la sostituzione di De Rossi e la panchina per Totti). Fortunata la vittoria di una brutta Inter, domata per 95 minuti da un’ottima Atalanta con l’uomo in meno. Solo una giocata del ritrovato Jovetic ha spento le inevitabili critiche del dopo partita. Molto bene la Lazio di Pioli, che dopo le critiche estive sembra essersi ritrovata proprio nel momento più importante, e la Samp di Zenga. I blucerchiati schiacciano il Carpi ma dimostrano gravi problemi nella fase di non possesso. Sarà su quei problemi che il Napoli di Sarri dovrà farsi forte domenica prossima.
A cura di Mario D’Amiano