A cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
È un Napoli che vince, stravince, convince. Eppure nelle pieghe del risultato, di questo 5-0 in casa del Latina, c’è più di un argomento da sviscerare. Uno di quelli estivi, certo, ma ormai neanche tanto: al campionato mancano sette giorni, alla prima contro il Sassuolo un po’ di più. Inutile parlare di calcio d’agosto quando è proprio ad agosto che si comincia proprio a fare sul serio.
Primo argomento: il Napoli ha un’identità, si, ma è debole e impaurita quando non riesce a trovare il sopravvento. Il risultato maturato è venuto fuori alla lunga, ossia quando il peso del roster ha fatto la differenza. La spinta al Napoli della ripresa l’hanno data i diversi fattori tecnici che subentravano dalla panchina; da una parte entrava Gabbiadini, dall’altra Paolucci…
Secondo argomento: non fatevi abbindolare dal punteggio tennistico: il 5-0 è per lo più un caso, un prodotto del gioco che mortifica troppo gli avversari vista la partita in campo. I ragazzi allenati da Mark Iuliano non hanno meritato un passivo così importante; hanno tenuto il campo perfettamente per oltre 50′ e avrebbero comunque meritato una marcatura. Impedita più volte dalla loro stessa imprecisione e qualche volta da Pepe Reina, spettacolare quando vola nella ripresa ad evitare il gol avversario sopra la traversa.
Terzo argomento: un caso Gabbiadini può esserci e si intuisce. Il gol del poker momentaneo di Manolo è la sintesi del suo essere calciatore: rapidità, senso del gol, classe. Tanta classe. Il sinistro è una pennellata. Ma non esulta e questo fa pensare, anche se si è nel bel mezzo di un’amichevole. È entrato nella ripresa l’ex Samp, ennesima esclusione di questo pre-campionato che può aver dato fastidio, viste anche le dichiarazioni del suo agente di qualche giorno fa.
Quarto e ultimo argomento: proprio gli agenti sono il problema più importante di questo Napoli. Una società che riesce a sbarazzarsi di Britos ed Inler nella stessa sessione di mercato, ma che deve guardarsi dalle parole dei procuratori: prima Insigne, poi Gabbiadini e Higuain, ora persino Mertens, per cui si pin cambio di maglia con destinazione la Milano nerazzurra.
Insomma, a otto giorni dal via, Sarri ha le sue belle gatte da pelare. Per farlo, probabilmente avrà un El Kaddouri in più; uno di quelli che non fa parlare l’agente, ma i piedi. E, per quanto visto a Latina, gli viene molto meglio.
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