“Sono emozionato non solo stasera ma da venti giorni, da quando sono qui ad allenare questa squadra. Pensavo di essere nato a Napoli casualmente ed invece non era così. Da piccolo tifavo per il Napoli e mi sono emozionato quando per la prima volta ci sono entrato da tecnico avversario la scorsa stagione. Figuriamoci cosa potrò provare adesso che ci entro da padrone di casa. Sarà una giornata particolarissima la mia prima gara al San Paolo”. M. Sarri
Dall’urna si estrae la prima sfida degli azzurri.
Il 23 agosto, accettata la richiesta del Presidente di giocarla fuori casa, il nuovo Napoli di Sarri affronterà il Sassuolo.
Un nuovo stile, tutto italiano, per rimettere al proprio posto, ogni pezzo del puzzle.
Il gruppo prende forma ed è più compatto di prima.
L’arrivo di Gonzalo Higuaìn ha calmato gli animi ed i volti rilassati del Mister e compagni, sono un lasciapassare verso la porta dei grandi risultati.
Emozione allo stato puro, l’abbraccio del Pipita ai suoi compagni.
Il Napoli, compatto ma non ancora completo, affronterà il 2 agosto il Nizza e l’8 agosto il Porto.
Banchi di prova per visionare, manipolare, cambiare la squadra del futuro.
Callejon resta un’incognita, Zuniga non è ancora rientrato e di Vargas non si hanno tracce.
Il columbiano ce la sta mettendo davvero tutta, per essere in cima alla Black List.
Due anni di evanescenza, partitelle striminzite e dolori continui ad un ginocchio, ballerino quanto lui.
Ma il Mondiale prima e la Copa America, hanno goduto delle sue giocate e quel ginocchio ha danzato sul campo, senza tirarsi indietro.
Alla vigilia del suo rientro, chiede un allungamento delle ferie.
Pretese ed onnipotenza che non servono a questo organico.
Si rafforza la tesi di Omar El Kaddouri in maglia azzurra per la prossima stagione e si pongono le basi per un progetto vincente.
Ma resta un tarlo, un vuoto incolmabile, davanti alla porta protetta da Pepe Reina.
La difesa non ha rinforzi, nomi che si susseguono ma che non trovano una base certa nella realtà.
Astori, che non reputo un difensore all’altezza di una squadra che ambisce a grandi risultati, si ritrova a riabbracciare Cagliari.
I contratti della Società Azzurra, saranno anche complessi e pieni di insidie ma se i calciatori non desiderano questa piazza, a cosa serve insistere?
Manca poco più di un mese all’inizio del Campionato e la fame di ricominciare è alle stelle.
Le amichevoli estive sono partitelle tra amici, ma chiariscono le idee.
Il girone d’andata, vede le grandi arrivare all’ombra del Vesuvio. Giocare in trasferta al ritorno non è piacevole ma neppure impossibile.
Il Capitano, alla presentazione della squadra, ieri sera in piazza Dimaro.
Nascondeva dietro gli occhiali scuri ed un sorriso smagliante, la timidezza.
Grinta Marek, tira fuori la grinta ed alzala la cresta.
In bocca al lupo azzurri, prendetevene cura e coccolatelo.
di Anna Ciccarelli
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I commenti migliori della settimana saranno pubblicati nell’articolo che uscirà la settimana successiva. Perché noi donne passiamo con disinvoltura dal tacco 12 ai 12 tacchetti… voi uomini sapreste fare il contrario?